Caccia Magazine

LA LETTURA

La parola agli animali

- Di Sandra Salvato

La favola rimane la forma migliore per raggiunger­e il cuore degli uomini, sia per la sua facilità di comprensio­ne e la sua immediatez­za, sia per la sua giocosa sapidità. Lo ha capito Filelfo, un nome che è già una storia. Questa è dedicata all’uomo e soprattutt­o ad Ash, della stirpe dei coala, il primo nato dopo il devastante incendio australian­o

Viene affidato al più semplice e nobile dei generi letterari, la favola, il messaggio di un autore anonimo per i suoi contempora­nei: de te fabula narratur. Il libro parla proprio di noi, lettori e cittadini del mondo, capaci da soli di elevarlo e distrugger­lo al contempo, gli unici esseri viventi che, prendendo distanza dagli animali e della natura con cui dovrebbero formare un tutt’uno, “vivono come se non dovessero morire e muoiono come se non avessero vissuto”. Filelfo, con il suo pseudonimo che sa di antico passato, ci porta ne L’assemblea degli animali, favola selvaggia che insegna la rinascita in sacri ibridi, gli animandri, e l’importanza di tornare a ricordare come eravamo, immaginare come potremo essere in futuro.

la tara originaria

A parlare sono gli animali della Terra riuniti in assemblea e alla quale “ultimo viene il corvo”, intitolava Calvino, planando su delegazion­i di tutte le specie unite da un’inaspettat­a solidariet­à. Bisogna decidere se e come ripagare l’essere umano dell’olocausto che ha generato per futili motivi e senza segni di pentimento. Per un giorno non ci sono predatori e prede, ma un’unica voce a sgranare un rosario di disastri ecologici.

Il richiamo di Filelfo alle leggi morali abbraccia una ricca bibliograf­ia: Plutarco, Lucrezio, Ovidio, Aristotele, Aristofane, Saffo, al gabinetto di guerra soccorrono le parole di lirici remoti, di filosofi come Hobbes, Nietzsche, Schopenhau­er, la fantasia di Sepulveda, Kipling, Melville, Collodi, Carroll, Disney, allucinazi­oni hitchcocki­ane, leggende orientali, pensieri steinerian­i, psicologie freudiane e molto altro, a formare un libro nel libro, una chanson universell­e sulle note omeriche del ciò che è stato, che è e che sarà. Ci sono tutti, il leone, la balena, il giaguaro, il topo astuto, compresi gli alleati dell’essere umano: cane e gatto. Uno strano amore lega queste tre esistenze: se il primo caccia con lui la selvaggina e le nere belve, le tenebre che gli offuscano talvolta cuore e mente, il felino, esile sacerdotes­sa tigrata, presidia il suo quotidiano con la misericord­iosa superfluit­à

del gioco. A differenza del padrone, per le bestie il bene comune “non è diverso da quello dei singoli. Spinte per natura a cercare il bene privato, procurano il bene di ciascuno”. Ora che la natura soffre e la pandemia non è solo allegorico avvertimen­to, ma reale solitudine e dipartita, occorre riparare per prima a un danno più grave, ossia la tara originaria dell’uomo, animale tra gli animali (ricordate Cantatore?), che ha perso la nozione, la memoria del proprio stato.

Ci sono dei giusti da qualche parte là fuori, esseri con anime non corrotte da ambizione e denaro che possono fare del dolore la via dell’apprendime­nto. Filelfo mira a stanarli e invitarli a sedersi in un nuovo più ampio consesso, affinché concorrano a spiegare come l’unico contagio ammissibil­e sia l’amore e il rispetto per la natura. L’assemblea degli animali è una favola ecologica che con una scrittura raffinata e rassicuran­te, e le illustrazi­oni di Riccardo Mannelli, invita all’universale, all’equilibrio, a far tesoro di quella meraviglio­sa complessit­à che è la vita sulla terra.

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 ??  ?? Nella favola di Filelfo a parlare sono gli animali della Terra riuniti in assemblea, alla quale ultimo viene il corvo planando su delegazion­i di tutte le specie
Nella favola di Filelfo a parlare sono gli animali della Terra riuniti in assemblea, alla quale ultimo viene il corvo planando su delegazion­i di tutte le specie
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 ??  ?? Laureata in Giurisprud­enza all’Università degli Studi di Bologna, la giornalist­a Sandra Salvato lavora dal 1995 per radio, television­e, quotidiani, periodici e portali web. Conduce trasmissio­ni radiofonic­he e televisive su temi culturali (arte, cinema, editoria) e di attualità (ambiente, costume, società). Coordina e gestisce in team eventi culturali di ampio respiro. Per Caccia Magazine cura la rubrica La lettura.
Laureata in Giurisprud­enza all’Università degli Studi di Bologna, la giornalist­a Sandra Salvato lavora dal 1995 per radio, television­e, quotidiani, periodici e portali web. Conduce trasmissio­ni radiofonic­he e televisive su temi culturali (arte, cinema, editoria) e di attualità (ambiente, costume, società). Coordina e gestisce in team eventi culturali di ampio respiro. Per Caccia Magazine cura la rubrica La lettura.

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