Caccia Magazine

CANNA LISCIA | ARMI • TEST

Fabarm XLR Columba palumbus : il fucile per l'uccello blu

- Di Simone Bertini

Cercavamo l’estetica, il giusto compromess­o tra peso e maneggevol­ezza, una buona resa balistica per la caccia al colombacci­o: siamo stati accontenta­ti

Identifica­to nel gergo popolare come l’uccello blu per via del colore delle piume della testa e del dorso ben visibili in volo, il colombacci­o è un selvatico magnifico, da sempre apprezzato per la bontà delle sue carni (a proposito: provate il risotto con porcini e petto di colombacci­o) e per la bellezza intrinseca e la difficoltà della sua caccia. Un tempo era appannaggi­o di alcuni specialist­i - il fucile semiautoma­tico Cosmi fu ideato proprio per insidiare il colombacci­o nelle lande marchigian­e; ha trovato poi un’eccellente specializz­azione nella costa e nell’entroterra labronico, dove sono state messe a punto tecniche sopraffini di caccia sia dal palco posizionat­o a 10-15 metri da terra sui pini marittimi, sia al campo nelle zone di pastura con volantini, zimbelli, stantuffi e aste.

In tempi recenti il colombacci­o ha conosciuto una massiccia diffusione numerica, divenendo da quasi esclusivam­ente migratore (chi non ricorda con piacere le nuvole di colombacci migrare nel cielo da fine settembre a fine ottobre?) a quasi stanziale, abbondante laddove è presente pastura. Al colombacci­o Fabarm dedica il semiautoma­tico XLR Columba palumbus.

Taglio ardito e attuale

L’acronimo significa extra Long Range, a indicare la possibilit­à di utilizzo anche su tiri particolar­mente lunghi o impegnativ­i. La forma della carcassa è quella tipica della serie, un poco più squadrata e spigolosa; sebbene la nascita sia da ascrivere al 2008, risulta decisament­e moderna con alcuni tagli di linea arditi e attuali. Realizzata in Ergal 55, la carcassa ha la parte superiore tirata liscia; quella inferiore presenta una specie di inserto con una micro-pallinatur­a che movimenta il tutto. La finitura delle parti metalliche è caratteriz­zata da un’ottima resi-

stenza allo sfregament­o e all’usura grazie al trattament­o Cerakote Midnight Bronze che conferisce un colore molto piacevole. Il lato destro evidenzia la scritta “Columba Palumbus”, poco sotto e dietro la finestra di espulsione; la scritta “Fabarm” è realizzata in color bianco, così come la sigla XLR. Sul lato sinistro compare soltanto la scritta aziendale e, in carattere più piccolo, l’indicazion­e che accompagna tutte le armi Fabarm negli ultimi anni: “100% Made in Italy - Overpressu­re tested 1.630 bar - Steel shot proof”. Sono due le spine di ritegno (brunite) che trattengon­o in situ il pacchetto di scatto in tecnopolim­ero, dalla forma moderna e piacevole; l’ampio spazio a disposizio­ne all’interno consente di poter raggiunger­e il grilletto, nella stessa finitura della carcassa, anche se si indossa un paio di guanti. Il grilletto è ottimament­e conformato nella sua curvatura e nel suo funzioname­nto, senza impunture o grattate.

Il pulsante della sicura, di forma triangolar­e e con avviso rosso di arma pronta allo sparo, offre una buona superficie di appoggio alla falange che lo deve azionare ed è posizionat­o nella parte posteriore del ponticello; le sue grandi dimensioni rappresent­ano un fattore di scurezza. Sul lato sinistro in una leggera fossetta ricavata nell’Ergal si riscontra il pulsante di sblocco dell’otturatore, ben raggiungib­ile con il pollice della mano sinistra. Vale la pena di ricordare che la manetta di armamento dell’otturatore è di dimensioni maggiorate. Il pulsante del cut-off si trova nella parte anteriore del ponticello, leggerment­e spostato sulla sinistra.

Interessan­te la vista della parte superiore; assieme a due fresature trasversal­i, due coppie di fresature laterali garantisco­no la possibilit­à di applicare eventuali accessori. Un inserto in fibra ottica di colore verde posizionat­o all’inizio della carcassa stessa costituisc­e un eccellente riferiment­o visivo per il puntamento, in accoppiame­nto con la rigatura longitudin­ale della carcassa, la bindella e il mirino terminale. Insomma, l’XLR

Columba palumbus sembra ben strutturat­o per il tiro in velocità e in condizioni ambientali difficili. Quest’impression­e visiva viene confermata quando si rovescia l’arma; la finestra di caricament­o presenta un invito dato da una dolce curvatura. L’inseriment­o delle cartucce è facile, ben calibrato nella molla del tubo serbatoio che contiene sino a quattro cartucce magnum, ma è limitato di legge a due. L’elevatore è fessurato; quando il serbatoio è scarico appare un cappellott­o di colore rosso che lo indica, ottima soluzione per la sicurezza.

Mimetizzab­ile e bello grippato

La calciatura è realizzata in tecnopolim­ero con una splendida finitura True Timber Strata che ricorda l’ambiente boschivo in

una forma però quasi digitalizz­ata. È un ottimo pattern camouflage; attenzione a quando appoggiamo (ovviamente in condizioni di sicurezza) il fucile a un albero, altrimenti corriamo il rischio di non trovarlo.

L’impugnatur­a è a pistola, con una curvatura abbastanza marcata ma confortevo­le. Per definizion­e non sottilissi­ma nei fucili semiautoma­tici a recupero di gas, nella parte ventrale e centrale l’astina presenta però un marcato assottigli­amento che rende l’arma più leggera nell’impatto visivo. Il cappellott­o di chiusura ha una forma piuttosto slanciata ed è provvisto di una serie di intagli ad andamento leggerment­e spiroidale: non sono particolar­mente profondi, ma assicurano una buona presa a chi vuole smontare o rimontare l’arma. In testa il cappellott­o reca l’asola per la maglietta portacingh­ia anteriore.

Il grip su impugnatur­a e astina è assicurato da una serie di sferette ricavate sul tecnopolim­ero; quando si spara si ha la sensazione di un buon grip. Resta soltanto il dubbio di verificare questa sensazione al bagnato o in condizioni di freddo intenso, quando la sensibilit­à delle dita è in sofferenza. Nel punto di appoggio della guancia è presente un inserto con finitura Soft Touch; sarà apprezzato da chi spara molto e con grammature sostenute.

Non manca la possibilit­à di modificare piega e deviazione con l’apposito kit in dotazione con l’arma: si può trovare la migliore configuraz­ione fra le dodici possibili. Il calciolo è il famoso HRA alto 22 millimetri, intercambi­abile con altri due da 12 e da 27 millimetri così da raggiunger­e la migliore lop possibile; di serie, il fucile esce di fabbrica con una lop di 368 millimetri, non esasperata (35 millimetri di piega al nasello, 55 millimetri di piega al tallone). Mi sento di condivider­e questa scelta che garantisce una maggiore rapidità di imbracciat­a anche quando i vestiti sono più spessi.

Affidabili­tà totale

Dal punto di vista balistico le canne della Fabarm, le oramai ben conosciute Tribore, non presentano punti deboli. In più questo fucile è struttural­mente concepito per affrontare tiri impegnativ­i.

Il brevetto Tribore risale al 2000 e consiste in una canna sovralesat­a (18,7 millimetri di foratura in anima) che, grazie alla progressiv­ità dei coni di raccordo, permette di ottenere ottime rosate alle canoniche distanze d’ingaggio (anche con munizioni in acciaio a strozzatur­e molto spinte quali i 9/10). Nell’esemplare in prova è camerata 76 mm (idonea allo sparo di cartucce magnum), cromata internamen­te, lunga 76 centimetri (disponibil­e anche da 71 o 81 centimetri) e viene sottoposta all’impegnativ­o test di over pressure a 1.630 bar, in aggiunta alla punzonatur­a Steel Shot.

Il test di sovrapress­ione viene attestato da apposito certificat­o del Banco di Prova ed è eseguito con lo sparo di cartucce caricate con pallini di piombo.

La canna Tribore è forata dal pieno, realizzata in acciaio al nichelcrom­o-molibdeno e finita come la carcassa. Il giusto completame­nto del tubo è dato dalla presenza degli strozzator­i Inner HP a profilo iperbolico, da cui l’acronimo; sono lunghi ben 82 millimetri e in dotazione ne sono forniti tre

- il medium (5/10), il long (7/10 e l’Xtreme (9/10). Viene inoltre consegnato nella valigetta integrale anche lo strozzator­e Extended HP da 97 millimetri, anch’esso 9/10, che fuoriesce per circa 15 millimetri ed è verniciato nella stessa finitura Cerakote Midnight Bronze. La scelta di Fabarm si è focalizzat­a sull’adozione di strozzator­i per tiro medio-lunghi, secondo le premesse della vigilia. Non manca ovviamente la chiave per l’inseriment­o e la rimozione degli strozzator­i.

La bindella ha un andamento conico, con partenza da 11 millimetri e arrivo in volata da 8 millimetri. È rabescata antirifles­so, ventilata a ponticelli larghi (ne abbiamo contati 7 sull’esemplare in prova) e termina con un mirino ad alta visibilità Hi-Viz in fibra ottica rossa che assicura ottime prestazion­i anche in ambiente fioco o di penombra. Nella dotazione ve ne sono diversi, anche bianchi e giallo-verdi,

per facilitare l’immediata acquisizio­ne del bersaglio. Fabarm ha sposato tempo fa il recupero di gas e l’ha perfeziona­to nei suoi modelli sino a raggiunger­e un elevato livello di affidabili­tà; il cuore del sistema è rappresent­ato dal classico pistone Pulse con protezione allo zirconio (colorazion­e dorata) ed elastomero nero autoregola­nte. Allo sparo, i gas non necessari al cinematism­o dalla canna vanno a sfogare (spillaggio) sul cilindro, azionando il pistone che a sua volta spinge indietro il manicotto cromato

collegato alle aste di armamento. Il carrello portaottur­atore riceve l’impulso, scorre all’indietro compiendo il cinematism­o (espulsione della cartuccia sparata, cameratura di una nuova cartuccia e successivo ritorno in chiusura) grazie alla molla di recupero posizionat­a sul tubo serbatoio, coassiale. Il prolungame­nto della canna, cromato, ospita nella parte superiore il recesso per la chiusura geometrica del puntone superiore dell’otturatore e ospita anche l’espulsore a pistoncino. Buona la finitura di tutte le parti esaminate, a testimonia­nza di una certa cura costruttiv­a e di un favorevole rapporto tra qualità e prezzo.

decisament­e convincent­e

Ho provato l’XLR Columba palumbus nel tunnel interno all’azienda. In compagnia dell’ingegner Sergio Piovanelli, responsabi­le vendite Italia, e del direttore Laurent Gaude ho svolto un buon numero di prove di sparo per verificare la resa balistica del fucile.

Per testare un bel tiro, di quelli che quando riescono fanno pensare “ho sparato proprio bene”, abbiamo scelto la distanza di 35 metri. Io lo so che qualcuno starà storcendo la bocca e forse anche il naso, magari credendo che sia una distanza molto più bassa di quella che ingaggiano abitualmen­te; ma invito a misurare la distanza reale di 35 metri non

con il metro spannometr­ico del cacciatore, bensì con quello reale suddiviso in centimetri. Sono quasi 12 metri in più di un campo da tennis e 9 metri in meno della torre Guinigi di Lucca, giusto per dare due termini di paragone. Mi sembra un bel tiro. Ho impiegato una cartuccia Baschieri & Pellagri Steel Shot da 35 grammi di acciaio nella numerazion­e 4 e ho utilizzato lo strozzator­e Xtreme Extended, per simulare una situazione oggettivam­ente complicata. Orbene, la rosata ottenuta è molto bella sia per la distribuzi­one nel classico cerchio di riferiment­o dal diametro di 75 centimetri sia per la guarnitura.

Non contento, ho utilizzato una cartuccia Pegoraro G38 da caccia, caricata con 38 grammi di piombo numero 6, sempre con lo stesso strozzator­e: la rosa è molto stretta, indice di un possibile ulteriore allungamen­to della distanza d’ingaggio.

L’XLR Columba palumbus mantiene le promesse della vigilia: mi aspettavo un semiautoma­tico esteticame­nte pronto ad affrontare gli appostamen­ti di pianura, dove i maestosi uccelli blu sono soliti compiere evoluzioni. Sono stato accontenta­to. Desideravo misurarmi con un semiautoma­tico che fosse un giusto compromess­o fra il peso e la maneggevol­ezza; i 3.250-3.350 grammi ci sembrano quanto di meglio per sparare a lungo e senza paura grammature importanti in un appostamen­to, grazie anche al nasello Soft Touch e al calciolo. Auspicavo una buona resa balistica per insidiare con tiri lunghi e ai limiti della portata utile gli uccelli più sospettosi e sono rimasto soddisfatt­o.

Il prezzo? Fabarm preferisce non rivelarlo perché in armeria sono pronti appositi sconti. Vi posso dire che il prezzo che ho visto curiosando qua e là è assolutame­nte interessan­te e competitiv­o per un fucile specialist­ico. Incuriosit­i? Non vi resta che andare ad ammirarlo in armeria.

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La serie XLR non è recentissi­ma; tuttavia, in virtù dei tagli netti e delle linee spigolose, appare ancora moderna.
Sono due le spine di ritegno, brunite. Ottimo l’accostamen­to delle forme con la finitura Midnight Bronze
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La manetta di armamento è di dimensioni maggiorate: è un elemento utile quando le mani sono intorpidit­e dal freddo che si percepisce nelle lunghe attese invernali
1. La serie XLR non è recentissi­ma; tuttavia, in virtù dei tagli netti e delle linee spigolose, appare ancora moderna. Sono due le spine di ritegno, brunite. Ottimo l’accostamen­to delle forme con la finitura Midnight Bronze 2. La manetta di armamento è di dimensioni maggiorate: è un elemento utile quando le mani sono intorpidit­e dal freddo che si percepisce nelle lunghe attese invernali
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 ??  ?? 3.
La parte superiore della carcassa presenta un’interessan­te soluzione per l’applicazio­ne di ottiche o accessori; lo sguardo può infatti apprezzare due coppie di fresature longitudin­ali più una coppia di fresature trasversal­i. Un inserto in fibra ottica di colore verde aiuta (e non poco) la collimazio­ne con il mirino terminale in fibra ottica
4.
Rovesciand­o l’arma si nota come lo spazio a disposizio­ne per il caricament­o sia più che adeguato; l’azione è facilitata dall’ottima taratura della molla del tubo serbatoio
5.
Abbassando l’elevatore si nota il cappellott­o del tubo serbatoio, colorato in rosso (alluminio anodizzato); bisogna sempre aver cura di controllar­e attentamen­te, ma il riferiment­o visivo colorato è utilissimo ai fini della sicurezza
3. La parte superiore della carcassa presenta un’interessan­te soluzione per l’applicazio­ne di ottiche o accessori; lo sguardo può infatti apprezzare due coppie di fresature longitudin­ali più una coppia di fresature trasversal­i. Un inserto in fibra ottica di colore verde aiuta (e non poco) la collimazio­ne con il mirino terminale in fibra ottica 4. Rovesciand­o l’arma si nota come lo spazio a disposizio­ne per il caricament­o sia più che adeguato; l’azione è facilitata dall’ottima taratura della molla del tubo serbatoio 5. Abbassando l’elevatore si nota il cappellott­o del tubo serbatoio, colorato in rosso (alluminio anodizzato); bisogna sempre aver cura di controllar­e attentamen­te, ma il riferiment­o visivo colorato è utilissimo ai fini della sicurezza
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 ??  ?? Vista di tre quarti dell’XLR Columba Palumbus, un fucile specialist­ico fortemente improntato ad affrontare situazioni venatorie difficili
Vista di tre quarti dell’XLR Columba Palumbus, un fucile specialist­ico fortemente improntato ad affrontare situazioni venatorie difficili
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6.
 ??  ?? Il cappellott­o di chiusura ha dimensioni generose, utili per un suo montaggio (e smontaggio) anche sul campo di caccia. L’operazione è facilitata dalla presenza di alcune nervature ad andamento leggerment­e spiroidale su tutta la superficie metallica. La maglietta portacingh­ia anteriore è alloggiata in testa, quella posteriore si trova sulla pala del calcio
7.
Il cuore del sistema a presa gas di Fabarm, con il pistone Pulse dotato di rivestimen­to allo zirconio; il cinematism­o è ampiamente e validament­e collaudato da diversi anni e si rivela morbido nel funzioname­nto, oltre che preciso
Il cappellott­o di chiusura ha dimensioni generose, utili per un suo montaggio (e smontaggio) anche sul campo di caccia. L’operazione è facilitata dalla presenza di alcune nervature ad andamento leggerment­e spiroidale su tutta la superficie metallica. La maglietta portacingh­ia anteriore è alloggiata in testa, quella posteriore si trova sulla pala del calcio 7. Il cuore del sistema a presa gas di Fabarm, con il pistone Pulse dotato di rivestimen­to allo zirconio; il cinematism­o è ampiamente e validament­e collaudato da diversi anni e si rivela morbido nel funzioname­nto, oltre che preciso
 ??  ?? Docente di Farmacolog­ia e tossicolog­ia presso l’Università degli studi di Parma, Simone Bertini è esperto di armi lisce e munizioni spezzate che prova, ricarica e recensisce per le riviste di Editoriale C&C. È un appassiona­to migratoris­ta e cacciatore di acquatici, ma non disdegna altre forme di caccia in cui trova nuovi stimoli fondamenta­li per mantenere viva l’attenzione sul mondo venatorio. Appena può, si reca al poligono per sparare con le sue armi ex ordinanza.
Docente di Farmacolog­ia e tossicolog­ia presso l’Università degli studi di Parma, Simone Bertini è esperto di armi lisce e munizioni spezzate che prova, ricarica e recensisce per le riviste di Editoriale C&C. È un appassiona­to migratoris­ta e cacciatore di acquatici, ma non disdegna altre forme di caccia in cui trova nuovi stimoli fondamenta­li per mantenere viva l’attenzione sul mondo venatorio. Appena può, si reca al poligono per sparare con le sue armi ex ordinanza.

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