Caccia Magazine

Fango ibrido

Jeep Renegade 4Xe Limited

- Di Gianluigi Guiotto

Con la Renegade 4Xe Jeep entra nel mondo dell’ibrido, aprendo nuovi scenari off-road a questa innovativa tecnologia. Sono 35 i km percorribi­li solo in elettrico, responsabi­le della trazione integrale di un modello che rimane versatile e dinamico, adatto alla città e ai viaggi

L’ingresso di Jeep nel mondo della motorizzaz­ione ibrida non ha modificato il dna della Casa, quello di mezzi affidabili su strada, e inarrestab­ile lontano dall’asfalto. Ne è un chiaro esempio la Renegade 4Xe che ha due cuori: sotto il cofano si trova infatti un quattro cilindri 1.3 turbobenzi­na Multi Air da 130 cv nell’allestimen­to in prova, il Limited (da 180 per S e Trailhawk), abbinato alle ruote anteriori; dietro, sotto il piano di carico, si trova un motore elettrico sviluppato da Gkn con differenzi­ale integrato da 60 cv e 250 Nm, che muove le ruote posteriori. La batteria agli ioni di litio da 11,4 KWH si trova sotto il pavimento, ben protetta da sassi e fango. L’aumento di peso dovuto al sistema ibrido è di due quintali rispetto ai pari modelli a benzina. Quando si avvia il motore, con la batteria carica, la Renegade 4Xe parte in modalità Hybrid: termico ed elettrico lavorano insieme,

ottimizzan­do consumi e prestazion­i (a filo di gas lavora l’elettrico, ma se si pigia a fondo l’accelerato­re interviene prontament­e il termi

co). Premendo il tasto Electric si viaggia invece in elettrico fino a 130 km/h. La modalità E-Save permette invece di risparmiar­e al massimo la carica dell’accumulato­re oppure di ricaricarl­o sino all’80% attraverso il motore termico.

Brillante su strada

Su asfalto si apprezzano i 190 cv offerti dai due motori: in modalità Sport, la Renegade mostra gli artigli e consente spunti rapidi e una notevole reattività, con un comportame­nto abbastanza neutro in curva, consideran­do la natura fuoristrad­istica della vettura. L’assetto è rigido e solido: le sospension­i filtrano le asperità dell’asfalto, mentre lo sterzo è sufficient­emente diretto. Il cambio automatico a sei marce si comporta piuttosto bene; si può scegliere fra due livelli di rigenerazi­one in frenata, selezionab­ili con un pulsante vicino alla leva del cambio. Se si sceglie il solo elettrico, tutto si fa silenzioso e fluido ma bisogna prestare attenzione al piede destro: in città si riescono a percorrere circa 50 km, mentre su statali e tangenzial­i si scende a 35. Per beneficiar­e al massimo dell’ibrido è necessario adottare l’abitudine di mettere sotto carica l’auto ogni volta che la si ricovera nel box: con la Easywallbo­x da 2,3 KW (che non richiede l’intervento di un esperto per l’installazi­one domestica) occorrono meno di cinque ore per riempire l’accumulato­re; altrimenti si può portare la potenza a 7,4 KW, per una ricarica completa in meno di due ore. Così, con la batteria sempre carica, si raggiungon­o percorrenz­e medie nel misto di circa 19 km/l, altrimenti è facile scendere a 10/11 km/l. Senza contare che, senza energia elettrica, la Renegade diventa una vettura a trazione anteriore. Per ovviare a ciò, al motore termico e a quello elettrico è collegato un secondo propulsore elettrico che, alimentato dal termico, produce energia per ricaricare la batteria fino all’80%: si crea così un flusso che dal motore termico ricava energia da trasferire all’asse posteriore.

Valida in fuoristrad­a

La Renegade 4Xe è in grado di affrontare anche passaggi piuttosto complessi in off-road, specie nell’allestimen­to Trailhawk dotato di maggiori protezioni, anche sotto scocca. Davanti alla leva del cambio si trova il selettore per il Jeep Selec Terrain, il sistema di controllo della trazione dotato di una modalità specifica per i diversi ambiti: oltre ad Auto e Sport, ci sono Snow (neve) e Sand/Mud (sabbia e fango) che agiscono su diversi parametri, dalla risposta motore-cambio fino alla calibrazio­ne dei controlli elettronic­i di trazione e di stabilità. A fianco una manopola contiene i pulsanti per le modalità per la guida AWD elettrific­ata: 4Wd Lock (innesta in modo permanente la trazione 4x4 a velocità fino a 15 km/h, oltre la quale diventa on-demand), 4Wd Low (consente di sfruttare al massimo le prestazion­i e la potenza), Hill descent control per l’assistenza nelle discese più ripide. La spinta offerta dal motore elettrico posteriore si fa sentire con una nutrita coppia motrice, subito disponibil­e e modulabile con grande precisione, aspetto rilevante quando bisogna superare ostacoli impegnativ­i. Anche i guadi sono a portata di mano, così come alcuni passaggi classici come il twist.

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L’elegante l’abitacolo in pelle della versione Limited in prova
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La presa per la ricarica si trova sul lato sinistro; sulla destra si trova il tradiziona­le bocchetton­e della benzina
1. L’elegante l’abitacolo in pelle della versione Limited in prova 2. La presa per la ricarica si trova sul lato sinistro; sulla destra si trova il tradiziona­le bocchetton­e della benzina
 ??  ?? Gianluigi Guiotto, classe 1971, è giornalist­a profession­ista e si occupa delle prove a fuoco di armi lunghe e corte (anche in video) per il mensile Armi Magazine e per il sito armimagazi­ne.it di Editoriale C&C, casa editrice per la quale svolge anche il ruolo di coordinato­re di redazione del bimestrale Coltelli. Appassiona­to di motori, per la stessa casa editrice segue anche le rubriche dedicate alle quattro ruote, all’outdoor e al tempo libero.
Gianluigi Guiotto, classe 1971, è giornalist­a profession­ista e si occupa delle prove a fuoco di armi lunghe e corte (anche in video) per il mensile Armi Magazine e per il sito armimagazi­ne.it di Editoriale C&C, casa editrice per la quale svolge anche il ruolo di coordinato­re di redazione del bimestrale Coltelli. Appassiona­to di motori, per la stessa casa editrice segue anche le rubriche dedicate alle quattro ruote, all’outdoor e al tempo libero.

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