senza scienza si fa poco
La Fondazione Una ha deciso di rinnovare il proprio comitato scientifico assegnando la presidenza all’ex europarlamentare Renata Briano
a cura di Fondazione Una - Uomo, natura, ambiente
Fondazione Una, il riferimento dell’ambientalismo concreto in Italia, intende preservare la biodiversità mettendo a confronto i diversi attori del settore. Nata nel 2015, in questi anni ha cercato di crescere, migliorarsi e innovarsi ponendosi obiettivi nuovi e più sfidanti. A ottobre 2020 è entrata a far parte dell’Iucn, l’Unione mondiale per la conservazione della natura; si propone di rafforzare il dialogo tra i vari stakeholder, chiamati a discutere delle migliori pratiche di conservazione della natura, dell’ambiente e della biodiversità. Nella sua ottica di crescita, la Fondazione ha deciso di rinnovare il comitato scientifico e la sua mission, puntando su personalità di grande credibilità istituzionale e scientifica e sull’inserimento di giovani di valore che possano portare un punto di vista innovativo. Ogni componente del comitato scientifico
avrà il compito di coordinare idee e proposte in un particolare ambito progettuale che la Fondazione si impegnerà a sviluppare. Tutti i nuovi membri avranno il comune obiettivo di affermare la figura del cacciatore come paladino del territorio, valorizzando il suo contributo a salvaguardia della biodiversità.
La prossima sfida di Fondazione
Una sarà dunque fare in modo di essere universalmente riconosciuta come riferimento dell’ambientalismo concreto in Italia; è dunque necessaria una forte interlocuzione con il mondo politico e l’associazionismo venatorio, agricolo ed ecologista, nazionale ed europeo. Il nuovo comitato scientifico sarà presieduto da Renata Briano e composto da Osvaldo Veneziano (vicepresidente, ex presidente e direttore nazionale Arcicaccia), Silvio Barbero, tra i fondatori del movimento Slow Food, Marco Cioppi, docente dell’Università di Urbino, Antonella Labate, biologa faunistica, Paolo Lanfranchi, già docente all’Università di Milano, Franco Perco, esperto in conservazione faunistica, Fabio Renzi, segretario generale Symbol, Giorgio Salvatori, presidente Wilderness, Corrado Teofili, responsabile area biodiversità e conservazione di Federparchi, e Giorgio Zanetta, esperto di marketing e comunicazione digitale.
Una visione europea
Renata Briano, nuova presidente del comitato scientifico di Una, vanta vent’anni di esperienza politica, prima come assessore alla Caccia al comune di Genova e alla Regione Liguria e poi come membro del parlamento europeo e vicepresidente dell’intergruppo Biodiversità, ruralità e attività venatoria. Conseguita la laurea in scienze naturali a Genova con una tesi sulla gestione faunistica, in particolare sul cinghiale e sui problemi che questa specie animale arrecava all’agricoltura già negli anni Ottanta, ha iniziato a occuparsi di educazione ambientale e biodiversità. «Già all’epoca mi sono resa conto di quanto fosse importante l’ecosistema e di come l’uomo sia un gestore, in grado di stabilire gli equilibri e di intervenire a risanarli quando è necessario» racconta Renata Briano. «L’esperienza all’intergruppo all’europarlamento è stata fondamentale per farmi crescere professionalmente e personalmente; in quella sede, ho avuto la possibilità di confrontarmi con interlocutori internazionali. Durante quel periodo, mi sono resa conto che spesso alcuni conflitti presenti in Italia non ci sono in altri Paesi, che già da tempo hanno avviato una gestione diversa di questi temi. Sono onorata della nomina a presidente del comitato scientifico di Fondazione Una» conclude «anche perché credo già da tempo nelle sue iniziative e nell’importanza del dialogo tra le parti sulla tutela della biodiversità. Lavorerò per proporre nuovi progetti e portare una visione europea in tutta la Fondazione, perché questo è l’obiettivo che UNA sta cercando di raggiungere».
Il presidente di Una Maurizio Zipponi si è detto «felice di dare il benvenuto a Renata Briano come presidente del nuovo comitato scientifico: è un onore averla con noi. Siamo fortemente fiduciosi che le sue esperienze professionali e la sua guida contribuiranno ad accrescere il livello delle attività della Fondazione e le permetteranno di affermarsi a livello europeo come il riferimento dell’ambientalismo concreto in Italia».
Renata Briano ha un proprio blog di cucina intitolato La mia politica in cucina, in collaborazione con Giallo Zafferano: utilizzando prodotti di qualità, artigianali, rispettosi dell’ambiente e attenti al consumatore, con le sue ricette che mischiano tradizione e innovazione cerca di diffondere il messaggio che ognuno può cambiare il mondo. Proprio per questo motivo, ha dichiarato che uno dei primi progetti cui intende dedicarsi sarà sicuramente Selvatici e Buoni, che propone di utilizzare carne di selvaggina controllata e di qualità all’interno di una filiera sostenibile per l’ambiente.
Il comitato scientifico ha lo scopo di parlare a tutti, non soltanto a un mondo settoriale, e soprattutto si pone l’obiettivo di dare una base scientifica a ogni iniziativa. L’iter di costruzione dei vari progetti inizia dai dati scientifici, da sempre fondamento di ogni attività.