La magia della beccaccia
Le parole di un cane da beccaccia è il romantico titolo del nuovo libro di
Paolo Pennacchini. Non è la sua prima opera dedicata alla magia della beccaccia e del suo mondo, ma è il suo primo romanzo in cui il protagonista è il cane da caccia. Un cane particolare però perché, dotato di parola, racconta quello che gli è capitato nella sua vita d’inconsapevole predestinato. Bric, meravigliosamente ritratto in copertina da Andrea Ventura, non è bello né precoce. Fuori dagli standard di razza, ha però il dono di comprendere il linguaggio umano e i desideri dei cacciatori di beccacce. Un dono complicato dal fatto di essere stato misteriosamente scelto dalla beccaccia come destinatario dei suoi segreti, da svelare solo a chi la merita veramente.
Dopo i primi due libri Intorno alla beccaccia (2013) e La beccaccia infermiera (2017), Pennacchini ha voluto scrivere un libro che riuscisse a comunicare il nostro mondo a tutti quelli che non conoscono la relazione tra beccaccia, cane e cacciatore. Questo libro vuole raccontare ai ragazzi, alle famiglie e anche a chi ha pregiudizi sulla caccia alcune verità del mondo fatato della beccaccia, del motivo per cui la cerchiamo e per cui sia sostenibile il suo prelievo venatorio. Lo dice il cane, compagno di caccia e di vita, specialista, membro della famiglia. Insomma, in qualsiasi modo lo vogliate definire il cane da beccaccia è un polo affettivo fondamentale, in questo libro assunto a portavoce dei diritti e dei misteri della regina. Per acquistare il libro e riceverlo a casa si può scrivere all’autore alla email pennabecca@libero.it.
Paolo Pennacchini dedica il suo romanzo a un cane da caccia che ha il dono di comprendere il linguaggio umano e i desideri dei cacciatori di beccaccia