Caccia Magazine

Labbra sorridenti

Alle porte della stagione fredda cominciano a presentars­i alcuni fastidi che possono minare il benessere delle labbra. Conoscere poche e semplici regole per mantenerle in salute ci aiuterà ad affrontare col sorriso la vita all’aria aperta

- Di Pina Apicella

Vento, sole, freddo, cattive abitudini possono minacciare la salute delle labbra. Lesioni alla bocca, apparentem­ente trascurabi­li e poco visibili, possono avere delle implicazio­ni pesanti per il benessere di una persona, poiché compromett­ono funzioni importanti come per esempio mangiare e parlare.

Dermatite periorale

La dermatite periorale è una fastidiosa infiammazi­one della cute che circonda le labbra. Generalmen­te risparmia il vermiglio (la parte rossa), ma colpisce con maggior intensità la zona delle pieghe angolari delle labbra, lo spazio tra naso e labbro superiore, e la cute tra bocca e mento. Al suo esordio si presenta come un eczema, cioè una zona di cute fortemente arrossata e secca, che al tatto si presenta ruvida e asciutta. Su questa base non sono infrequent­i le fessurazio­ni più o meno sanguinant­i (provocate da movimenti della bocca), le vescicole, le pustole. Tali lesioni sono terreno fertile per le infezioni, sia batteriche sia fungine.

Herpes labiale

L’herpes labiale è una forma molto particolar­e di infezione recidivant­e. È sostenuta da un virus (Herpes simplex tipo 1 e 2) che si contrae per contatto stretto con una persona che elimina attivament­e il virus, anche se non presenta lesioni evidenti in fase attiva. Una volta entrato nella cute l’herpesviru­s risale lungo le terminazio­ni nervose nei gangli del nervo, ove resta quiescente per tutta la vita. A seguito di stress (come eccessiva esposizion­e ai raggi solari, malattie febbrili, stress fisico o emotivo, immunosopp­ressione) il virus si riattiva riproducen­do nella zona di innervazio­ne (labbra, ma anche mucosa del cavo orale, cute del volto, occhi) le lesioni erpetiche, sotto forma di grappolo di vescicole, spesso dolorose, che poi evolvono fino a guarigione spontanea.

Freddo e vento

Le labbra sono tra le parti del corpo più esposte alle basse temperatur­e. La vasocostri­zione dovuta al freddo e la disidrataz­ione causata dal vento possono provocare delle fastidiose screpolatu­re. La secchezza estrema induce spesso a inumidire con la lingua le labbra, con conseguent­e peggiorame­nto della secchezza, mentre la rimozione delle pellicine comporta piccoli sanguiname­nti e fessurazio­ni urenti e dolorose.

Sole

Come altri distretti corporei anche le labbra possono essere sede di ustioni solari. L’esposizion­e protratta delle labbra ai raggi ultraviole­tti può creare una lesione permanente, caratteriz­zata da lesioni cheratosic­he (ispessimen­ti della cute) che possono rendere il profilo del labbro sfumato e irregolare. Si associano arrossamen­to e desquamazi­one.

Questa lesione non regredisce spontaneam­ente ma, anzi, rappresent­a una lesione pre-cancerosa che può evolvere, se non trattata o rimossa chirurgica­mente, in forme tumorali vere e proprie.

Le sedi colpite da chelite possono essere le più disparate: più frequentem­ente (per la maggior esposizion­e ai raggi perpendico­lari provenient­i dall’alto) è colpito il labbro inferiore.

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Vento, sole, freddo, cattive abitudini possono minacciare la salute delle labbra
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Le labbra sono tra le parti del corpo più esposte alle basse temperatur­e. La vasocostri­zione dovuta al freddo e la disidrataz­ione causata dal vento possono provocare delle fastidiose screpolatu­re. Attenzione: la rimozione delle pellicine comporta piccoli sanguiname­nti e fessurazio­ni urenti e dolorose
1. Vento, sole, freddo, cattive abitudini possono minacciare la salute delle labbra 2. Le labbra sono tra le parti del corpo più esposte alle basse temperatur­e. La vasocostri­zione dovuta al freddo e la disidrataz­ione causata dal vento possono provocare delle fastidiose screpolatu­re. Attenzione: la rimozione delle pellicine comporta piccoli sanguiname­nti e fessurazio­ni urenti e dolorose
 ??  ?? Classe 1980, Pina Apicella è medico chirurgo presso l’Ospedale San Giovanni di Roma. Da anni pratica principalm­ente la caccia al cinghiale in braccata e la caccia di selezione agli ungulati. La sua passione per la caccia, nata per motivi di cuore e che continua a condivider­e con il suo compagno di vita, si è sempre più consolidat­a.
Classe 1980, Pina Apicella è medico chirurgo presso l’Ospedale San Giovanni di Roma. Da anni pratica principalm­ente la caccia al cinghiale in braccata e la caccia di selezione agli ungulati. La sua passione per la caccia, nata per motivi di cuore e che continua a condivider­e con il suo compagno di vita, si è sempre più consolidat­a.

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