La biologia e l'ecologia
Antonella Labate fa parte del nuovo comitato scientifico Una; in Lombardia ha sviluppato un progetto destinato a recuperare il bosco Taxodi, abbandonato quando l’uomo ha cessato di servirsene a fini cantieristici
Biologa faunistica e responsabile scientifico dell’Ufficio faunistico di Federcaccia Lombardia, Antonella Labate è consigliere del comitato scientifico Una; si concentrerà su sostenibilità, Futura Exa e sul rapporto con scuola e università. Specializzata in ecologia e conservazione della natura, ha coordinato progetti sulla gestione della fauna stanziale e sulla fenologia migratoria di avifauna. Ha alle spalle un master in diritto ambientale ed è docente in corsi di formazione per esperti per la caccia al cinghiale e per l’abilitazione al censimento e al prelievo selettivo degli ungulati. «Per me è un’occasione davvero importante entrare a far parte del comitato scientifico di Fondazione Una» ha dichiarato; «attraverso la
Fondazione ho la possibilità di intraprendere nuovi progetti sempre più sostenibili per il nostro territorio».
Il recupero del bosco
Antonella Labate ha guidato un progetto innovativo in Lombardia, sul Lago d’Iseo, tra Brescia e Bergamo; precisamente nel bosco Taxodi, all’interno del parco Oglio nord, nel comune di Paratico. In quest’area due secoli fa sono stati piantati degli alberi che servivano a costruire le navi; si tratta di fusti che hanno radici molto grandi che spuntano dall’acqua e si autoregolano in base al livello dell’acqua del lago. Quando l’uomo ha smesso di utilizzare gli alberi a fini cantieristici, il bosco è stato totalmente abbandonato all’incuria finché il comune non ha deciso di affidare alla sezione comunale Federcaccia Paratico il compito di occuparsi della manutenzione di quest’area. A tale scopo nel 2020 Antonella Labate ha sviluppato un progetto che presto si concretizzerà nei suoi vari aspetti: studio della caratterizzazione faunistica e botanica dell’area di progetto; interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, finalizzati a ripristinare il vigore dell’ambiente preesistente; identificazione dei fattori ambientali limitanti e delle criticità gestionali; definizione e attuazione di adeguate strategie di gestione e conservazione mirate a favorire il mantenimento del bosco Taxodi nel lungo periodo. L’area interessata dal progetto occupa una superficie di circa 20.000 metri quadri; in poco tempo, nonostante le difficoltà causate dal covid-19, grazie all’azione di semplice pulizia attuata dai cacciatori volontari si possono già vedere ottimi risultati. «È un progetto fondamentale per il territorio lombardo» racconta «perché costituisce l’esempio di una collaborazione sinergica tra istituzioni, associazioni venatorie e professionisti del settore. Sono già soddisfatta dei primi risultati ottenuti. Già dopo pochi interventi è possibile notare il cambiamento avvenuto nel bosco Taxodi: prima era un luogo abbandonato anche dalla fauna, invece ora grazie al progetto finanziato da Federcaccia Brescia e al lavoro dei volontari sono stati ripuliti i canali da vegetazione infestante e rifiuti e gli animali hanno cominciato a ripopolare e a riprodursi in questa parte di lago. Continueremo a lavorare per raggiungere tutti gli obiettivi che ci siamo prefissati e sono sicura che con il supporto della Fondazione ci riusciremo» racconta Antonella Labate. Con l’insediamento del nuovo comitato scientifico, Fondazione Una si è posta l’obiettivo di essere universalmente riconosciuta come riferimento dell’ambientalismo concreto in Italia; perciò è necessaria una forte interlocuzione con il mondo sia politico sia dell’associazionismo venatorio, agricolo ed ecologista, nazionale ed europeo.