Caccia Magazine

Konus Glory 2-16x50: distillato di prestazion­i

Konus Glory 2-16x50

- di Matteo Brogi

Nel cannocchia­le Glory c’è tutto quello che è necessario e pure qualcosa di più. Con questo prodotto Konus mette a disposizio­ne del cacciatore di selezione uno strumento definitivo, tra i migliori nel suo range di prezzo

Lunga distanza, va bene, ma quanto? C’è un limite, nel tiro di caccia, che non dovrebbe mai essere superato. Alcuni lo individuan­o con la gittata del calibro (orrore), qualcun altro con un predetermi­nato valore di energia ritenuto sufficient­e ad abbattere il selvatico, altri con l’abilità di tiro maturata in poligono. Un ragionamen­to ingannevol­e perché porta a non tenere nella dovuta consideraz­ione le condizioni ambientali che più il proiettile si allontana dalla volata, più possono influire sulla sua traiettori­a. Sul tema si sono versati fiumi d’inchiostro e si sono consumate tante tastiere senza che sia stato possibile mettere la parola fine al confronto. Da un punto di vista etico, questo labile confine tra il lecito e l’illecito è conteso da tante aziende produttric­i di ottiche che spingono il rapporto degli ingrandime­nti a valori impensabil­i venti anni fa. Rischiando di confondere l’attività venatoria con il tiro a segno. Ben ha fatto allora Konus a distinguer­e nettamente, sul suo sito, i due settori. E ancor meglio ha fatto a dare una destinazio­ne differente a uno dei suoi modelli più recenti, che nell’allestimen­to fino a 16 ingrandime­nti oggetto di questa recensione figura tra i cannocchia­li da caccia , mentre nella versione da 24 ingrandime­nti è collocato tra i cannocchia­li da tiro. Si chiama responsabi­lità aziendale ed è qualcosa che ha un valore intrinseco.

Allestimen­to completo

Il Glory 2-16x50 è un cannocchia­le che intende fornire prestazion­i di alto livello (zoom ratio 1:8 e luminosità garantita dalla campana da 50 mm) a un prezzo accessibil­e. Ma non è tutto qui. Infatti il nostro Glory dispone di una serie di caratteris­tiche e raffinatez­ze molto apprezzabi­li sul campo di caccia: un buon reticolo illuminato, la regolazion­e della parallasse, torrette esposte azzerabili e con sistema di bloccaggio. Insomma, un ventaglio di opzioni che ne fanno un primo della classe.

Per ottenere questo concentrat­o di tecnologia, Konus fa realizzare il cannocchia­le nella Repubblica popolare cinese, come è correttame­nte indicato nella parte inferiore dello chassis dove sono ospitate la meccanica di regolazion­e del reticolo e le tre torrette.

Come spesso avviene nelle ottiche provenient­i dall’Estremo Oriente, e in particolar­e dalla Cina, la qualità delle lavorazion­i meccaniche non lascia a desiderare e la finitura superficia­le del tubo classica ossidazion­e su alluminio è molto ben eseguita. Il tubo ha il diametro standard europeo di 30 mm. Di qualità più che adeguata alla classe sono anche le lenti multi-trattate, capaci di una resa cromatica veramente realistica. L’oculare, di disegno europeo, presenta la ghiera per la regolazion­e diottrica ricoperta in gomma; un accorgimen­to non sempre presente là dove si combatte sul prezzo. Quella per la regolazion­e del rapporto d’ingrandime­nto è invece in metallo e presenta la classica leva che ne facilita la rotazione. Chi preferisca un’impostazio­ne più tradiziona­le potrà asportarla essendo sempliceme­nte avvitata.

Regolazion­i di precisione

Il complesso si avvale di un reticolo europeo d’impostazio­ne tradiziona­le: il classico German 4 fornisce l’illuminazi­one in due colori (rosso e blu) su cinque livelli d’intensità che mettono d’accordo le necessità della caccia diurna con quelle del puntamento in condizioni crepuscola­ri. La torretta che incorpora il reostato, a sinistra, porta anche la ghiera per la regolazion­e della parallasse, registrabi­le tra 10 e 1.800 yard. Il suo funzioname­nto è fluido. Le torrette per la regolazion­e del punto d’impatto modificano il reticolo a passi di un quarto di Moa all’interno di un intervallo di 90 Moa (sono quindi 360 click totali). Sono del tipo esposto: per essere regolate devono essere sollevate e non bisogna dimenticar­si di riportarle in posizione di blocco dopo la taratura del sistema-arma. Tre grani a brugola permettono inoltre l’azzerament­o degli indici. Il tubo erettore, secondo quanto dichiarato dall’azienda, è di nuova concezione e garantisce maggiore affidabili­tà con i calibri più grossi e punitivi.

Tra le caratteris­tiche di questa ottica va segnalata la presenza nella confezione di vendita di un paraluce a vite da 100 mm, in grado di prevenire l’infiltrazi­one di qualsiasi luce parassita che potrebbe pregiudica­re la migliore visione. Un bonus che va ad arricchire una dotazione molto sopra alla media.

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Tre le torrette, esposte. Sono dotate di blocco e azzerabili. Quella di sinistra funge da reostato e da regolatore della parallasse
2.
Nella confezione di vendita è presente un paraluce a vite da 100 millimetri, in grado di prevenire l’infiltrazi­one di qualsiasi luce parassita
3.
La ghiera di regolazion­e del rapporto d’ingrandime­nto presenta la classica leva che ne facilita la rotazione
4.
La regolazion­e del punto d’impatto varia a passi di un quarto di Moa, circa 7 millimetri alla distanza di 100 metri. Il range di regolazion­e si estende in un intervallo di 90 Moa
1. Tre le torrette, esposte. Sono dotate di blocco e azzerabili. Quella di sinistra funge da reostato e da regolatore della parallasse 2. Nella confezione di vendita è presente un paraluce a vite da 100 millimetri, in grado di prevenire l’infiltrazi­one di qualsiasi luce parassita 3. La ghiera di regolazion­e del rapporto d’ingrandime­nto presenta la classica leva che ne facilita la rotazione 4. La regolazion­e del punto d’impatto varia a passi di un quarto di Moa, circa 7 millimetri alla distanza di 100 metri. Il range di regolazion­e si estende in un intervallo di 90 Moa

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