Ci vuole coerenza
La cabina di regia del mondo venatorio chiede al governo di intervenire sui key concept
Il governo italiano deve urgentemente chiedere alla Commissione europea di uniformare i key concept per la migratoria a quelli dei Paesi di latitudine simile come Portogallo, Spagna, Francia e Croazia. Lo scrive la cabina di regia del mondo venatorio in una lettera indirizzata al ministero della transizione ecologica. Di fatto i cacciatori italiani chiedono di collocare a febbraio l’inizio della migrazione di tordo sassello, tordo bottaccio, cesena, beccaccia e alzavola. “Il silenzio o un immotivato rifiuto” si legge “saranno una forma di sostanziale omissione che porrà i cacciatori italiani in condizioni di disparità [rispetto ai cacciatori] di altri Paesi”. Dai key concept dipendono infatti le date di chiusura della caccia alla migratoria.
La lettera si è resa necessaria perché la cabina di regia ha saputo che il governo ha ricevuto da bruxelles la bozza finale dei nuovi key concept, le cui variazioni hanno seguito le proposte dell’Ispra e non i documenti presentati dalle associazioni venatorie. e così le date d’inizio della migrazione prenuziale s’innestano tra la prima (tordo bottaccio) e la seconda (tordo sassello, cesena, beccaccia, alzavola) decade di gennaio; aumentano così “le discrepanze con gli altri Stati di latitudine simile, accentuando una situazione che dal 2001 pone l’Italia in una condizione d’isolamento scientifico”. Delicatissima soprattutto la situazione di alzavola e beccaccia. La cabina di regia scrive che “tutti gli Stati europei collocano l’inizio della migrazione della beccaccia in febbraio-marzo”; queste date “sono congruenti con i risultati della telemetria satellitare e gps-gsm trasmessi al ministero e in parte pubblicati sulla rivista internazionale Current Zoology”. Per l’alzavola l’Ispra ha proposto l’anticipo di una decade “senza alcun dato nuovo, ma utilizzando gli stessi che nel 2001 avevano fatto fissare l’inizio della migrazione nella terza decade di gennaio”.