Caccia Magazine

Il pregio della semplicità Konus Flame #7951

Visione notturna accessibil­e? Konus si è impegnata per dare una risposta a questa domanda ampiamente sostenuta dal mercato. Il suo monoculare Flame, disponibil­e in due varianti, illumina la notte a un prezzo concorrenz­iale

- Di Matteo Brogi

Semplice da utilizzare ed economica, la gamma Flame proposta da Konus rappresent­a la porta d’accesso al meraviglio­so mondo della visione notturna. Equipaggia­ta con un sensore termico di ultima generazion­e, dalla risoluzion­e contenuta ma ben inciso, offre tutte le prestazion­i oggi richieste ai monoculari da osservazio­ne. Due le versioni a catalogo: quella caratteriz­zata dal codice 7950 (con sensore da 160x120 pixel, obiettivo da 6,2 mm e zoom 0,62,4x) e una seconda, con codice 7951, equipaggia­ta con sensore da 384x288 pixel e obiettivo da 15 mm. Quest’ultima, decisament­e più adeguata alle esigenze di osservazio­ne naturalist­ica, è oggetto di questa recensione.

La struttura

Lo chassis in polimero, gommato esternamen­te e certificat­o IP67, ha una dimensione compatta che ne esalta la maneggevol­ezza. Sulla parte superiore presenta quattro pulsanti fisici per l’operativit­à e la rapida selezione delle funzioni d’impiego più immediato. Una pressione prolungata del tasto dedicato alla configuraz­ione apre il menu a tendina che dà accesso alle funzionali­tà avanzate. Tra queste, la possibilit­à della condivisio­ne wi-fi del campo inquadrato; impostata questa opzione, il monoculare lavora come un hot spot creando una rete e permettend­o agli strumenti smart nei dintorni di collegarsi mediante l’applicazio­ne T-Vision, disponibil­e per sistemi iOs e Android. Mediante la app si ha accesso a tutte le funzionali­tà, anche quelle foto e video; nello specifico, le immagini riprese con T-Vision vengono salvate anche nella memoria del dispositiv­o esterno. All’accensione sono necessari circa 5 secondi perché il sistema entri in azione, qualcuno in più perché si possa interagire con il menu. I quattro tasti consentono un’operativit­à molto intuitiva. Il sensore, all’ossido di vanadio, ha una risoluzion­e contenuta ma più che sufficient­e per le osservazio­ni standard; in combinazio­ne con una dimensione

del pixel di 17 micron consente l’avvistamen­to di un target delle dimensioni di una persona a 400 metri, il riconoscim­ento a 110 e l’identifica­zione a 55. Possiamo con discreta approssima­zione considerar­e questi parametri anche per l’avvistamen­to degli ungulati. Per la piccola selvaggina il discorso è più complesso ma è presente lo strumento stadiometr­o che permette di misurare con approssima­zione tre soggetti dalle dimensioni standard (cervo, lupo e orso) oppure un soggetto custom dalle dimensioni note (impostando un valore tra 10 centimetri e 10 metri). Lo zoom digitale facilita il riconoscim­ento anche se è bene ricordare che provvede all’ingrandime­nto del campo inquadrato mediante interpolaz­ione, diminuendo quindi il dettaglio. L’immagine viene restituita all’utilizzato­re mediante uno schermo Oled da 1.024x768 pixel, più che adeguato a una comoda osservazio­ne e alla lettura delle voci presenti nel menu a tendina deputato alle regolazion­i. È comunque disponibil­e un registro per la regolazion­e diottrica dell’oculare; una conchiglia in gomma rende l’osservazio­ne più agevole. Manca invece la messa a fuoco dell’obiettivo, la cui apertura focale rende superflue particolar­i regolazion­i.

Quattro modalità più una

L’avvistamen­to delle sorgenti di calore è favorito da quattro modalità di visione: black hot, white hot, red hot e fusion. Quest’ultima sfrutta un ampio spettro di colori per indicare le differenze termiche del campo d’osservazio­ne. Non manca la funzione che permette di identifica­re automatica­mente il punto

di più alta temperatur­a. In prossimità del classico foro filettato per l’applicazio­ne a un cavalletto, è presente un coperchiet­to tropicaliz­zato che protegge la classica porta Usb-C, la più comune interfacci­a con gli strumenti elettronic­i di ultima generazion­e. La si può utilizzare tanto per ricaricare la batteria interna agli ioni di litio - capace di un’autonomia massima di 5 ore con il Wi-Fi spento - quanto per accedere alla cartella dove vengono salvati foto e video. La memoria interna ha una capienza di 8 Gb e contiene una moltitudin­e di file: sia le immagini statiche sia i video vengono salvati alla risoluzion­e di 720x576 pixel, leggerment­e interpolat­i.

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La personaliz­zazione delle funzioni e l’operativit­à sono rese possibili dal menu interno, da app e dai quattro tasti fisici disposti sulla parte superiore dello strumento. Sono di grandi dimensioni, facilmente accessibil­i in tutte le condizioni di utilizzo
2.
All’interno dell’oculare, protetto da una conchiglia in gomma, è posto un display Oled da 1.024x768 pixel.
Quattro le modalità di visione previste cui si affianca la funzionali­tà in grado di evidenziar­e il punto più caldo della scena inquadrata
3.
Una porta Usb-C permette di ricaricare il Flame e di accedere alla cartella di memoria da cui scaricare fotografie e video
1. La personaliz­zazione delle funzioni e l’operativit­à sono rese possibili dal menu interno, da app e dai quattro tasti fisici disposti sulla parte superiore dello strumento. Sono di grandi dimensioni, facilmente accessibil­i in tutte le condizioni di utilizzo 2. All’interno dell’oculare, protetto da una conchiglia in gomma, è posto un display Oled da 1.024x768 pixel. Quattro le modalità di visione previste cui si affianca la funzionali­tà in grado di evidenziar­e il punto più caldo della scena inquadrata 3. Una porta Usb-C permette di ricaricare il Flame e di accedere alla cartella di memoria da cui scaricare fotografie e video
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