Caccia Magazine

L'intensità del vento e la sua misura

-

L’intensità del vento viene tradiziona­lmente misurata tramite la scala di Beaufort (ammiraglio britannico vissuto tra la metà del Settecento e la metà del dell’Ottocento), che ne è una descrizion­e empirica, basata sulle condizioni del mare impattato dalle correnti d’aria. In origine era composta da 13 livelli, ma nel corso del Novecento ne vennero aggiunti ulteriori cinque, tutti relativi agli uragani, portando così il totale a 17, a oggi la massima potenza descritta. La scala contiene termini generali per definire i venti di diverse velocità medie, come brezza, burrasca, tempesta e uragano, a volte preceduti da aggettivi come moderato, fresco o forte, che vengono usati per differenzi­are la forza del vento all’interno della stessa categoria. La terminolog­ia per i cicloni tropicali, inoltre, differisce da una regione all’altra del mondo. La scala di Beaufort, riporta pertanto livelli da 0 a 17: lo 0 è calma di vento, il 17 è la massima potenza espressa dagli uragani più devastanti. Dal livello calma al livello uragano abbiamo una serie di livelli ventosi intermedi, che dal più debole al più intenso sono detti bava di vento, brezza leggera, brezza tesa, vento moderato, vento teso, vento fresco, vento forte, burrasca, burrasca forte, tempesta e tempesta violenta.

La velocità dei venti è misurata in nodi: si va da meno di un nodo in caso di calma a 120 nodi e oltre in caso di uragano. Per dare un’idea, un vento da moderato a teso, utile per le migrazioni degli uccelli (a patto che spiri nella direzione a essi confacente), soffia dagli 11 ai 21 nodi, corrispond­enti a un intervallo tra circa 20 e circa 40 km/h. Al di sopra di tale velocità, le reazioni delle singole specie sono imprevedib­ili e non di rado contrastan­ti fra loro. Non ci resta altro da fare che continuare a studiare e un giorno, magari, otterremo le risposte che oggi ci difettano.

 ?? ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy