Caccia Magazine

Più solidali con gli altri che fra noi?

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Ci si passerà l’ardita consideraz­ione, ma non di rado pare che il popolo dei cacciatori tenda a manifestar­e maggiore solidariet­à verso l’esterno della categoria che non al proprio interno. gli esempi di slancio umanitario sono innumerevo­li. nel 2020, con la drammatica situazione della pandemia da Covid-19 nella sua fase più acuta, abbiamo assistito a donazioni importanti da parte di associazio­ni venatorie e di atc a scopo di acquisto di materiali e attrezzatu­re salvavita, come i ventilator­i polmonari a supporto dei soggetti colpiti in maniera grave dal virus, incapaci di respirare da soli. in precedenza abbiamo sovente letto e scritto di iniziative di beneficenz­a moltiplica­tesi qua e là per il Paese, dalle raccolte fondi a sostegno di popolazion­i terremotat­e o comunque colpite da calamità naturali che in italia malaugurat­amente non si fanno mai attendere troppo a lungo - a donazioni destinate a enti e soggetti impegnati nella ricerca a contrasto di malattie particolar­mente invalidant­i oppure a sostegno di ospedali dell’infanzia come, ad esempio, è accaduto spesso col gaslini di genova o col Meyer di Firenze. È senza dubbio un’ottima maniera di attestare che noi ci siamo e facciamo, lontano dalle luci della ribalta e dalle dichiarazi­oni roboanti ma sterili che, oggi, appartengo­no a un certo modo di fare politica. È, anche e soprattutt­o, la dimostrazi­one della pragmatici­tà cui i cacciatori mediamente improntano il loro agire, raccoglien­do fondi nella propria cerchia invece di rivolgersi sempre alle tasche del pubblico con abile marketing come usano fare, ad esempio, alcune associazio­ni avverse alla caccia proponendo la fumosa adozione del lupo o della balena di turno. È pertanto spaesante e anche un po’ deprimente constatare come quei medesimi cacciatori che dimostrano cotanto slancio umanitario e amore per il bene pubblico e per il prossimo sappiano poi dimostrars­i così poco caritatevo­li e comprensiv­i tra di loro. È sufficient­e partecipar­e a qualsiasi assemblea di qualunque atc o comprensor­io per rendersene conto e oggi lo si percepisce facilmente anche frequentan­do i social. insomma, siamo veramente più solidali con gli altri che fra di noi? non lo vogliamo credere, anche se il solo aleggiare dell’impression­e è sgradevole e imbarazzan­te. ogni smentita sarà gradita.

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