La riscossa di un marchio
Tutto inizia nel 1840 quando Carl Gottlieb Haenel, commissario prussiano responsabile per la manifattura d’armi dell’impero, visita Suhl con l’intenzione di avviare in questa cittadina della Turingia - già attiva nel settore - la produzione di armi su scala industriale. I suoi piani si concretizzano rapidamente grazie alla presenza di maestranze qualificate e Haenel, intesa come fabbrica d’armi, si affermerà così da attraversare tutto l’Ottocento e la prima parte del Novecento con la fama di produttore di qualità. Dalle sue linee produttive usciranno armi da caccia e da guerra, tra le quali lo Stg44 di Hugo Schmeisser, il fucile d’assalto della fanteria tedesca nella parte finale del secondo conflitto mondiale. La fine delle ostilità e l’assegnazione di Suhl alla Ddr porteranno a significativi ridimensionamenti aziendali che, con la fine della guerra fredda, pongono l’azienda ai margini del mercato. Sarà merito della Suhl Arms Alliance, azienda cooperativa sorta nel 2006, quello di rivitalizzare Haenel che, dalle sue ceneri, saprà rigenerarsi e predisporre, nel volgere di pochi anni, una gamma completa di armi da caccia affiancata, in tempi più recenti, da alcune versioni di black rifle basati sulla piattaforma AR15. Oggi Haenel è di proprietà di Merkel, a sua volta nell’orbita di Caracal International, azienda degli Emirati arabi. La produzione attuale di Haenel include la carabina semiautomatica CR in stile AR15, disponibile nelle versioni 223, 300, 308 e 6,5 (dove la sigla identifica il calibro, rispettivamente .223 R, .300 AAC Blackout, .308 Winchester e 6,5 Creedmoor), il fucile d’assalto MK556, le carabine bolt action tipo sniper RS8 e RS9 e, per quanto riguarda il segmento venatorio, la bolt action Jaeger 10 e la straight-pull NTX. Sono stati recentemente dismessi vari modelli tra cui sovrapposti a canna liscia, combinati, express e kipplauf.