Caccia Magazine

La storia di un campione

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Keith Erlandson è stato uno dei più famosi addestrato­ri di spaniel del Regno Unito. Nella sua carriera ha laureato 20 campioni di lavoro, di cui cinque sono stati cocker. Tra questi va ricordata una femmina, ft. ch. Speckle of Ardoon, la cui storia è piuttosto particolar­e.

Speckle, nota anche con il nome di Polecat (puzzola), è descritta da Erlandson come un fenomeno della natura, il tutto nonostante le sue discutibil­i origini. Nata in Irlanda del Nord, questa cagna era infatti figlia di Colleen of Elan, una cagna da lavoro poco vocata al lavoro, con la quale si chiudeva una linea di sangue che era andata affievolen­dosi per la troppa consanguin­eità. Il padre Tireragh Silver Starlight era un vecchio cane da show senza una goccia di sangue da lavoro nelle sue vene. Era stato scelto per necessità: un’epidemia di afta epizoica in corso impediva lo spostament­o di animali per una distanza superiore alle dieci miglia e questo cane appartenev­a a un vicino di casa dell’allevatore, Will Sloan. L’accoppiame­nto produsse due cuccioli, Speckle e il fratello Wilgo. Sorprenden­temente Speckle si rivelò una cagnina molto sveglia e fu mandata in addestrame­nto da Erlandson che, nel 1971, la diplomò campioness­a di lavoro (ft. ch.) all’età di 17 mesi, in una sola stagione di prove. Negli anni successivi (1972, 1973 e 1974) vinse per tre volte di fila il Champion Stake (la prova d’eccellenza per gli spaniel) realizzand­o un record che resta tuttora imbattuto.

Speckle era una cagna piuttosto corta, roano rosso e ben costruita. Agli eccessi di esuberanza giovanile erano abbinati stile, avidità e addestrabi­lità. Purtroppo nessuno dei suoi discendent­i è stato alla sua altezza, ma hanno comunque tenuto alto il buon nome della razza aiutando (il tutto insieme all’eccezional­ità della vicenda di Speckle) a far rinascere interesse intorno al cocker.

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