Comfort dall'alto
«Èil soffitto la superficie su cui è più semplice installare un pannello radiante – spiega Roberto Oliana, Business Development Manager Soffitto di Eurotherm, leader nel settore del riscaldamento e raffrescamento radiante -. Se la nostra azienda si è specializzata nel sistema a pavimento, il mercato richiede, ormai da molti anni, superfici radianti particolarmente performanti per rispondere alle attuali esigenze di comfort abitativo in caldo e freddo. Obiettivo raggiungibile con la tecnologia applicata a soffitto». Nata nel 1985, Eurotherm ha maturato oltre 35 anni di esperienza nel settore dei radianti. Questa tecnologia è applicabile sia su pavimenti sia su soffitti e ha visto, nell’ultimo periodo, un incoraggiamento dovuto, in particolare per la seconda tipologia, dal settore terziario e dalla richiesta civile. «In Italia – prosegue Oliana
-, si registrano circa 300 mila metri quadrati di installazione a soffitto effettiva. Da un lato, perché in questo modo si risparmia in materiali poiché i pannelli radianti possono sostituire il controsoffitto in cartongesso classico. Dall’altro perché è proprio questa l’unica superficie della casa che, al termine dei lavori, non viene più toccata, mentre sul pavimento si operano spostamenti e si appoggiano i mobili». I pannelli radianti a soffitto risultano semplici da manutenere e da installare, possono essere decorati, e, insieme, garantiscono «un comfort notevole – spiega il rappresentante Eurotherm -. Strano da pensare, poiché l’idea di ognuno di noi è che l’aria calda sale e quella fredda scende. Si tratta, però, di due principi termodinamici diversi. Per esempio, i radiatori sfruttano i moti convettivi che spostano il calore verso l’alto. La tecnologia radiante, invece, si ispira al più grande impianto di climatizzazione presente in natura: la volta celeste. Attraverso il sole, ogni giorno questa cede energia alla Terra che si riscalda; ogni notte, invece, quando il Sole è tramontato la terra cede il calore accumulato durante il giorno alla volta celeste raffreddandosi». Il pannello funziona, dunque, per irraggiamento. Quando è caldo cede energia alla massa. Quando è freddo assorbe il calore della massa. Di spessore molto ridotto, l’impianto a soffitto è un sistema a bassa inerzia che opera in pochi minuti. Ed è in grado di mantenere a lungo l’equilibrio termico dell’ambiente poiché
Appare controintuitivo che il calore possa arrivare dal soffitto, ma l’irraggiamento consente una corretta e continua gestione della temperatura
agisce in continuità, non con picchi di azione. Ad alimentare il sistema: pompa di calore e fonte geotermica o rinnovabile di altra natura.
Per un corretto funzionamento, specialmente nella fase di raffrescamento, è fondamentale controllare il livello dell’umidità. «Per il benessere fisico – aggiunge l’esperto -, questo deve essere attestato attorno al 55%. Occorre inserire nel sistema domestico una macchina per il controllo dell’umidità e un sistema di regolazione intelligente che faccia sì che l’impianto renda al massimo senza creare condensa».
Sono recenti le normative a cui far riferimento per l’inserimento di pannelli radianti. Delineati nel 2015, i requisiti minimi parlano chiaro: «in caso di ristrutturazione – conclude Oliana -, se viene installato un controsoffitto radiante con isolante, si può derogare alla norma che fissa le altezze dello spazio interno di un piano fino a un massimo di 10 cm, misura minima per realizzare correttamente l’installazione». Negli edifici che necessitano di una riqualificazione, è quindi possibile abbassare il livello del soffitto fino a 2,6 metri dal pavimento.