Pavimenti in legno
IL PAVIMENTO IN LEGNO È CAPACE DI CARATTERIZZARE L’AMBIENTE CON UN SOLO DETTAGLIO: BASTANO IL COLORE O LA VENATURA PER TRASFORMARE UNA STANZA ANONIMA IN UNA PARTICOLARE. FONDAMENTALE, PERÒ, SAPER SCEGLIERE LA SOLUZIONE PIÙ ADATTA A SECONDA DELL’ABITAZIONE
Non tutti i parquet sono uguali, ma sicuramente tutti riescono a regalare all’ambiente un tocco personale: dallo stile vintage a quello più contemporaneo, oggi sono disponibili diverse soluzioni per i pavimenti in legno. Ci sono però alcuni elementi cui prestare attenzione nella scelta. Come suggerisce l’architetto Ambra Piccin, «la tipologia di riscaldamento è determinante: se l’abitazione ha una soluzione a pavimento dobbiamo escludere l’ipotesi in legno massello e preferire invece il lamellare (o prefinito)».
Ci sono differenze anche nella posa: «per il massello non si può usare la posa a colla, bensì quella galleggiante» che concede al legno lo spazio necessario per muoversi, ritirandosi o gonfiandosi a seconda delle condizioni circostanti. Dal punto di vista della resa estetica, «anche il prefinito può restituire effetti gradevoli, soprattutto nelle versioni in prima patina, che consentono di recuperare legni antichi per il primo strato, regalando atmosfere particolari». Pensando alle finiture, infine, l’architetto Piccin sconsiglia l’uso del massello a olio: «l’olio ha dei tempi di asciugatura molto lunghi, perché si stratifica, non si assorbe. Questo rende il pavimento delicato rispetto a usura e macchie. Al contrario, i prefiniti trattati con vernici a base d’acqua garantiscono un impatto ambientale minore e, sebbene la vernice non duri a lungo, può essere facilmente rinnovata, scegliendo anche il tipo di gloss, ovvero il grado di lucentezza».