VERDE È BELLO
IL CORRETTO APPORTO IDRICO RENDE RIGOGLIOSO IL PRATO IN OGNI STAGIONE, FACENDO ATTENZIONE A NON CONTRASTARE IL CICLO NATURALE CON ECCESSIVE QUANTITÀ DI ACQUA
Imesi estivi rappresentano una sfida per gli amanti del manto erboso che per alcune settimane dovranno accettare che il colore profondo dell’autunno e della primavera lasci il passo a una sfumatura più chiara dovuta alla siccità.
Per mantenere in salute il terreno, assecondare il ciclo della natura e l’avvicendarsi delle stagioni, la parola chiave è quindi “acqua” che, oltre a regolare il normale sviluppo della pianta, distribuisce gli alimenti necessari alla crescita dell’erba. In estate il prato dovrà essere irrigato con un impianto adatto al tipo e alle dimensioni del giardino: quando sono contenute, possono essere sufficienti tubi microforati, mentre negli spazi più grandi gli irrigatori dinamici sono una buona soluzione perché con il loro getto riescono a raggiungere ampie porzioni di prato. In questi mesi è cruciale che l’apporto idrico sia corretto e consenta di mantenere un grado accettabile di umidità del terreno, senza cadere nell’errore di contrastare il ciclo naturale con eccessive quantità di acqua. «La prima cosa da tenere presente è la corretta razionalizzazione nella distribuzione degli irrigatori, per uniformare i flussi d’acqua su tutto il manto erboso - spiega a Casa Naturale Luciano Caprini, Garden Designer con uno studio sul Lago di Garda -. Un progettista esperto crea insieme all’impiantista un progetto capace di irrigare correttamente senza disperdere acqua, in una logica di sostenibilità ambientale oggi finalmente tenuta nella giusta considerazione. La differenza tra gettare acqua e irrigare si rivela proprio quando si decide di uniformare i flussi su tutto il manto erboso: bisogna tenere conto della conformazione del terreno e delle caratteristiche di esposizione al sole e all’ombra, in modo da gestire separatamente i tempi di irrigazione in ognuna delle zone. Per rafforzare l’apparato radicale dell’erba e consentire alle radici di arrivare in profondità nel terreno in modo da renderle più autonome nella gestione dei possibili stress ambientali, è consigliabile non irrigare il prato tutti i giorni e preferire le ore immediatamente precedenti all’alba. Il sole asciugherà così la superficie del prato evitando inutili ristagni in cui possono proliferare malattie specifiche del manto erboso.»