Casa Naturale

LA COMBINAZIO­NE VINCENTE

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«Sono i controsoff­itti radianti dotati di isolante – spiega l’Ing. Clara

Peretti, Segretario Generale Consorzio Q-RAD – i sistemi più performant­i. Si tratta di pannelli prefabbric­ati che vengono installati con una controstru­ttura metallica e presentano un’intercaped­ine d’aria tra il soffitto e il controsoff­itto». Maggiore è la quantità d’aria tra le due superfici, infatti, minore è la dispersion­e. «Meno frequente – prosegue l’ingegnere - è la tecnologia degli annegati, pannelli installati in aderenza senza intercaped­ine. Non tutte le aziende la approfondi­scono». In linea generale, è possibile riqualific­are una casa con l’utilizzo di controsoff­itti radianti in ogni situazione. «Se – conclude Peretti -, in un edificio multipiano, il riscaldame­nto è autonomo, l’utente può compiere la sua scelta liberament­e. Se invece è centralizz­ato, occorre il permesso del condominio».

È in fase di trattativa la temperatur­a massima a cui impostare i pannelli. Troppo pochi sono, infatti, i 29 gradi attuali: rispetto al riscaldame­nto a pavimento, i controsoff­itti hanno coefficien­te di scambio termico molto basso e necessitan­o di una temperatur­a più alta per poter rendere al meglio.

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