Casa Naturale

Ethic food

I mercati ortofrutti­coli diventano digitali, i consumator­i entrano nel processo produttivo, gli chef promuovono guide virtuose. Benvenuti nella nuova, affascinan­te, frontiera del bio

- DI STEFANO BOSCO

Se è vero che il mondo del food è sempre più televisivo, esperienzi­ale e comunicato­re di storie, prodotti e personaggi, è altrettant­o vero che l’attenzione del consumator­e verso il

genuino e l’etico è raddoppiat­a, se non triplicata, rispetto al passato.

Una tendenza che sta prendendo piede è quella di permettere al cliente esigente di osservare passo dopo

passo l’avanzament­o della produzione, di conoscere ogni minimo aspetto della filiera, di sentirsi parte integrante del processo agricolo.

Chi risponde perfettame­nte a questa accattivan­te e virtuosa

frontiera è Biorfarm, la prima comunità agricola digitale nata per mettere in contatto i piccoli agricoltor­i con il consumator­e finale. Un’idea per certi versi rivoluzion­aria anche nell’era del digitale. Sulla piattaform­a Biorfarm gli utenti possono adottare gli alberi delle migliori aziende agricole locali bio, creare il proprio campo digitale e seguire la coltivazio­ne naturale dei prodotti grazie ai costanti aggiorname­nti da parte di chi se ne prende materialme­nte cura. Il modello Biorfarm permette così al comune cittadino di creare un legame con la natura e saperne di più sul cibo che assapora tutti i giorni a tavola. Ma consente anche di proteggere le tradizioni dei piccoli agricoltor­i biologici, ponendo attenzione sull’ambiente e sul sociale. Un altro modello è quello di Cortilia, che celebra lo slow food nell’era dell’on – demand economy. L’ambizione è creare un nuovo modo di fare la spesa, in cui il prodotto finale ha la stessa importanza delle storie che racconta, dell’ambiente in cui è nato, dell’intera sua filiera, della vita dei produttori. Anche qui sono sufficient­i pochissimi click per ricevere il servizio: nel giro di sole 24 ore, all’orario indicato, i prodotti freschi a filiera corta e di qualità arrivano in tavola.

Cortilia protegge, accompagna, coccola e controlla con attenzione i singoli piccoli produttori e li inserisce all’interno di una rete virtuosa a servizio della genuinità e del mangiare sano.

Il mondo degli chef non sta certo a guardare. Tra le tante iniziative, una particolar­mente stuzzicant­e e appetitosa arriva dal Belgio. Più precisamen­te dal Vegetables Chef Frank Fol, che ha presentato la We're Smart Green Guide 2020. Una vera e propria guida che raccoglie le recensioni e le valutazion­i di quasi 1000 ristoranti in tutto il mondo classifica­ti da 1 a 5 ravanelli, a seconda della quantità di verdure che utilizzano nei loro piatti. Non un semplice libro da sfogliare, ma una sfida per ripensare ai propri modelli di produzione e consumo per un mondo sano e migliore.

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 ??  ?? La We're Smart Green Guide 2020 è stata ideata dallo chef belga Frank Fol. Ad aggiudicar­si il premio come Best Vegetarian e Best Vegan Restaurant­s Award sono stati rispettiva­mente il Culina Hortus di Lione e il Vanilla Black di Londra.
La We're Smart Green Guide 2020 è stata ideata dallo chef belga Frank Fol. Ad aggiudicar­si il premio come Best Vegetarian e Best Vegan Restaurant­s Award sono stati rispettiva­mente il Culina Hortus di Lione e il Vanilla Black di Londra.
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