Le superfici esterne degli edifici non sono solo estetica ma rivestono un ruolo nella salubrità dell'ambiente interno e esterno
I volti degli edifici hanno un valore estetico, ma giocano anche un ruolo attivo nella salubrità dell’ambiente. Per la loro riqualificazione esistono sostanziosi incentivi fiscali
Le facciate degli edifici hanno molti ruoli. Segnano la linea di confine tra dentro e fuori. Sono ambasciatrici del temperamento e della storia delle costruzioni. Non solo: le facciate definiscono lo stile del contesto in cui si trovano, protagoniste indiscusse di centri storici e quartieri cittadini. Non fatevi ingannare però: in edilizia le facciate non sono solo apparenza. Sono sostanza. I fronti degli edifici sono il territorio di transizione della luce, del calore, dell’aria, del rumore. Da elemento caratterizzate e protettivo dell’edificio, quindi, si trasformano in un veicolo di vantaggi per l’interno che si esprime attraverso ricerca e sviluppo, fino ad assumere valore sociale, quando queste superfici diventano portatrici di sostenibilità. Come fanno? Le soluzioni non mancano. Le facciate possono essere riqualificate con materiali che contribuiscono all’abbattimento degli inquinanti. Sono in grado di diventare una potente barriera isolante e favorire in modo concreto il risparmio energetico. Tutto a vantaggio della tutela ambientale e senza sacrificare lo stile architettonico o l’espressività dei materiali. In favore tanto dell’estetica quanto delle funzioni tecniche delle facciate, oggi esistono alcuni incentivi fiscali che davvero creano le condizioni per consentire ai cittadini di intervenire con poca spesa o addirittura a costo zero. Sono almeno tre quelli che possono comprendere lavori sulle facciate. Il primo ovviamente è il Bonus Facciate. Non è vincolato ad altre ristrutturazioni e non è previsto un massimale sulla spesa, né un limite di detrazione. Poi c’è il Superbonus del 110%. Utilizzarlo per le facciate è possibile se contemporaneamente viene realizzato uno dei cosiddetti “interventi trainanti”, come il cappotto termico o la sostituzione della caldaia, e raggiunto il doppio salto di classe energetica. Infine c’è l’Ecobonus valido se i lavori sono legati al miglioramento dell’efficienza energetica dell’abitazione. Certo, non mancano vincoli e burocrazia, ma in questo momento vale la pena soffermarsi a riflettere sull’opportunità di avviare qualche azione di risanamento, oltreché di abbellimento, delle proprie abitazioni.