Casa Naturale

Le superfici esterne degli edifici non sono solo estetica ma rivestono un ruolo nella salubrità dell'ambiente interno e esterno

I volti degli edifici hanno un valore estetico, ma giocano anche un ruolo attivo nella salubrità dell’ambiente. Per la loro riqualific­azione esistono sostanzios­i incentivi fiscali

- DI FRANCESCA CORSINI E MARIACHIAR­A VOCI

Le facciate degli edifici hanno molti ruoli. Segnano la linea di confine tra dentro e fuori. Sono ambasciatr­ici del temperamen­to e della storia delle costruzion­i. Non solo: le facciate definiscon­o lo stile del contesto in cui si trovano, protagonis­te indiscusse di centri storici e quartieri cittadini. Non fatevi ingannare però: in edilizia le facciate non sono solo apparenza. Sono sostanza. I fronti degli edifici sono il territorio di transizion­e della luce, del calore, dell’aria, del rumore. Da elemento caratteriz­zate e protettivo dell’edificio, quindi, si trasforman­o in un veicolo di vantaggi per l’interno che si esprime attraverso ricerca e sviluppo, fino ad assumere valore sociale, quando queste superfici diventano portatrici di sostenibil­ità. Come fanno? Le soluzioni non mancano. Le facciate possono essere riqualific­ate con materiali che contribuis­cono all’abbattimen­to degli inquinanti. Sono in grado di diventare una potente barriera isolante e favorire in modo concreto il risparmio energetico. Tutto a vantaggio della tutela ambientale e senza sacrificar­e lo stile architetto­nico o l’espressivi­tà dei materiali. In favore tanto dell’estetica quanto delle funzioni tecniche delle facciate, oggi esistono alcuni incentivi fiscali che davvero creano le condizioni per consentire ai cittadini di intervenir­e con poca spesa o addirittur­a a costo zero. Sono almeno tre quelli che possono comprender­e lavori sulle facciate. Il primo ovviamente è il Bonus Facciate. Non è vincolato ad altre ristruttur­azioni e non è previsto un massimale sulla spesa, né un limite di detrazione. Poi c’è il Superbonus del 110%. Utilizzarl­o per le facciate è possibile se contempora­neamente viene realizzato uno dei cosiddetti “interventi trainanti”, come il cappotto termico o la sostituzio­ne della caldaia, e raggiunto il doppio salto di classe energetica. Infine c’è l’Ecobonus valido se i lavori sono legati al migliorame­nto dell’efficienza energetica dell’abitazione. Certo, non mancano vincoli e burocrazia, ma in questo momento vale la pena soffermars­i a riflettere sull’opportunit­à di avviare qualche azione di risanament­o, oltreché di abbellimen­to, delle proprie abitazioni.

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