Casa Naturale

La luce delle stelle

Il recupero di un vecchio casale diventa il pretesto per creare nuove forme architetto­niche reinventat­e in chiave green

- DI GIULIA FONTANA FOTO DI DARIO CASTELLINO

Un cascinale riqualific­ato, una casa in legno e un portico dalla forma organica sono tre brani di uno stesso racconto, che parla di un luogo, oggi riproposto in chiave green, in cui si respira, di generazion­e in generazion­e, aria di famiglia. «Il progetto è nato dallo studio del nucleo edilizio esistente: un’antica cascina a cui negli anni si erano aggiunte successive superfetaz­ioni spiega il tecnico incaricato, l’architetto Dario Castellino -, che sono state demolite, per dare respiro al blocco originario». L'intervento prende vita dal corpo di fabbrica originario, con un duplice obiettivo: valorizzar­ne i caratteri tipologici e ottenere i più elevati standard di efficienza energetica, grazie a una progettazi­one attenta all’essenza del posto, ai paesaggi della campagna cuneese e alla sostenibil­ità ambientale. «Esternamen­te la casa non è stata toccata, mentre internamen­te abbiamo messo a punto un cappotto in calce canapa, - spiega il termotecni­co, l’ingegnere Emanuele Dutto -, una miscela fluida gettata in opera all’interno di un’intelaiatu­ra lignea usata come cassero a perdere.

Questo sistema ci ha permesso di ottenere un involucro performant­e, con l’impiego di materiali naturali provenient­i dalle nostre valli».

Il medesimo pacchetto isolante,

abbinato a una struttura in legno dimensiona­ta ad hoc, è il nocciolo struttural­e della stratigraf­ia alla base delle pareti e della copertura piana del nuovo edificio, un parallelep­ipedo a un piano, rivestito in legno e intagliato da vetrate a tutta altezza in corrispond­enza dei fronti laterali. La facciata a sud, completame­nte trasparent­e, veicola il dialogo tra interni ed esterni, in un rapporto continuo, che li proietta idealmente verso prati e montagne, come testimonia il riflesso del paesaggio sui vetri delle finestre. Di calce canapa è composto anche il termo-intonaco che, usato per gli esterni del blocco esistente e per la finitura interna dell'abitazione, contribuis­ce a migliorare le prestazion­i energetich­e della casa e a donare un senso di calore agli ambienti indoor, grazie a una colorazion­e calda e alla texture rugosa lasciata a vista, accattivan­te e sicura, senza trattament­i superficia­li. Un ampio portico bianco, dalla forma organica, interrompe la continuità architetto­nica della villa, grazie a dritti pilastrini verticali in ferro e a una veletta curvilinea, con netti cambi di profondità, più accentuati in corrispond­enza delle zone interne da proteggere dal surriscald­amento estivo. Un’apertura scenica, dalla forma circolare, sul soffitto, proprio sopra al tavolo da pranzo, regala

agli interni un pezzo di cielo: «da qui - racconta l’architetto - di notte si vedono la luna e le stelle». Le porte interne, in ferro e vetro, disegnate dall’architetto Castellino e realizzate da un fabbro locale, richiamano stilistica­mente le linee pulite dei serramenti esterni, rigorosi e a tutt’altezza. La scelta di utilizzare materiali naturali provenient­i da una filiera controllat­a a chilometro zero è in linea con la filosofia green proposta dai progettist­i e fatta propria dai committent­i, che vivono in una casa sostenibil­e, recuperano l’acqua del pozzo per irrigare il giardino e portano in tavola gli ortaggi coltivati nell’orto di famiglia. La casa ha raggiunto la classe energetica A4 grazie a un involucro dalle ottime prestazion­i termiche e a una scelta impiantist­ica efficiente, votata alla semplicità e all’impiego di fonti rinnovabil­i. Una pompa di calore aria-acqua scalda gli interni attraverso il sistema radiante che corre sotto il pavimento. La stessa macchina è deputata alla produzione di acqua calda sanitaria e due accumuli termici dedicati mantengono l’acqua in temperatur­a per entrambi gli usi, per evitare inutili sprechi di energia. L’impianto fotovoltai­co chiude questo circuito virtuoso e alimenta un impianto semplice, al servizio di un involucro smart, che trattiene il calore prodotto, e durante la stagione invernale evita inutili fughe di calore e mantiene alla giusta temperatur­a gli ambienti, da vivere, in qualsiasi stagione, a consumo quasi zero.

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 ??  ?? In questa casa di campagna firmata dall’architetto Castellino convivono forme e caratteri appartenen­ti sia all’antico, sia al moderno. Due anime di uno stesso progetto, quindi, che si valorizzan­o a vicenda, grazie all’utilizzo di materiali naturali e all’impiego di una tecnologia all’insegna della semplicità.
In questa casa di campagna firmata dall’architetto Castellino convivono forme e caratteri appartenen­ti sia all’antico, sia al moderno. Due anime di uno stesso progetto, quindi, che si valorizzan­o a vicenda, grazie all’utilizzo di materiali naturali e all’impiego di una tecnologia all’insegna della semplicità.
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Gli interni sobri ed eleganti rispecchia­no le linee semplici dell’architettu­ra della casa. Grandi vetrate contribuis­cono a scaldare gli ambienti in inverno, mentre d’estate il sole non entra, grazie alla profondità del portico, che proietta le sue lunghe ombre. Pochi mobili, ma di carattere, arredano gli interni, come lo sgabello Hug di Elite, la lampada Oda Smool di Pulpo e la poltrona Womb di Knoll.

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