RIPENSARE LA TECNOLOGIA
La diffusione delle energie rinnovabili ci ha fatto sperare in un modello di distribuzione delle risorse più uniforme sul pianeta e dunque motore di uguaglianza rispetto ai combustibili fossili. Tuttavia, alcune tra le tecnologie necessarie per sfruttare le fonti pulite si reggono sulle cosiddette “terre rare” o metalli rari. Si tratta di 17 elementi che hanno una concentrazione nei depositi naturali in percentuale molto bassa e richiedono, pertanto, costi di estrazione astronomici.
Inoltre si trovano in pochi Paesi del mondo, principalmente Cina, Russia, Stati Uniti, Australia. Questa situazione sta aprendo un nuovo capitolo geopolitico e ci deve indurre a ripensare al nostro approccio alla tecnologia. Tenendo sempre conto che in ogni cosa va considerata la visione generale del problema e confidando in ulteriori passi in avanti in innovazione per trovare sistemi di estrazione e trasformazione dell’energia più performanti.