SECOLI di alberi
La tradizione contadina è ricca di piccoli trucchi per curare e proteggere le piante, soprattutto in vista dell’inverno. Ne abbiamo raccolti alcuni
«Sulle piante da frutto si usa spennellare calce idrata – racconta Matteo Cereda, ideatore del sito Orto da coltivare e socio fondatore di Vallescuria, società agricola specializzata nella coltivazione di zafferano -: durante l’estate protegge dall’eccessivo calore. In inverno ha effetto protettivo sia dagli insetti che potrebbero decidere di svernare al riparo del tronco, sia per le malattie funginee, le cui spore vengono ostacolate dalla sostanza alcalina». Calce, dunque, ma non solo. Sono molti i rimedi antichi e naturali che consentono di proteggere giardini e orti dalle infestazioni e di preparare il verde all’inverno. Nel corso dei secoli, chi si occupava della manutenzione periodica delle piante ha contribuito a sviluppare una conoscenza tradizionale condivisa di tecniche che mimano le pratiche della natura stessa. «La presenza di ogni organismo (anche degli insetti nocivi) è limitata da predatori – prosegue Cereda -: questo garantisce un equilibrio all’ecosistema.
Nel giardino, l’intervento dell’uomo altera questa armonia, ma la biodiversità può ridurre di molto i problemi». Così, la coccinella limita gli afidi e i ricci si cibano di limacce. Inoltre, grandi benefici si ottengono dall’accostamento di specie vegetali diverse: carote e cipolle vicine allontanano i rispettivi parassiti, mentre
i pomodori scacciano la cavolaia. Dalle piante stesse, poi, è possibile ottenere rimedi repellenti o insetticidi che non nuocciono all’ambiente «come i decotti e macerati con aglio, ortica, assenzio o peperoncino – aggiunge Cereda – che possono aiutare contro gli insetti nocivi. Insieme a trappole alimentari preparate ad hoc quali, per esempio, ricette a base di birra contro le lumache, di vino addolcito contro i lepidotteri, di ammoniaca e pesce crudo contro le mosche della frutta». Un’ultima pratica derivata dalla tradizione popolare utile ad ostacolare le lumache consiste nel proteggere prati e aiuole con sostanze polverose sminuzzate quali vongole e gusci d’uovo: così si ottiene una barriera repellente.
Per contrastare le malattie delle piante, i metodi più noti dalla coltivazione biologica fanno uso di rame e zolfo, che, tuttavia, non sono completamente esenti da conseguenze ambientali. «Alternative più ecosostenibili – conclude Cereda – sono le sostanze corroboranti che possono aumentare le difese immunitarie delle piante, come propoli, macerato di equiseto e lecitina di soia.
Per patologie come l’oidio funzionano molto bene il bicarbonato di potassio o il bicarbonato di sodio».
Infine, anche contro le erbacce infestanti esiste una soluzione naturale e facilmente realizzabile: «basta mescolare a molta acqua calda dell’aceto bianco di mele o del vino con del sale grosso – spiega Norman Rosi, Responsabile Qualità di Romani disinfestazioni -. Se spruzzata sulle erbacce in una giornata di tempo asciutto, in particolare quando le piante sono in stato di siccità, questa soluzione ne limita la proliferazione.
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