Casa Naturale

SECOLI di alberi

La tradizione contadina è ricca di piccoli trucchi per curare e proteggere le piante, soprattutt­o in vista dell’inverno. Ne abbiamo raccolti alcuni

- DI GIORGIA BOLLATI

«Sulle piante da frutto si usa spennellar­e calce idrata – racconta Matteo Cereda, ideatore del sito Orto da coltivare e socio fondatore di Vallescuri­a, società agricola specializz­ata nella coltivazio­ne di zafferano -: durante l’estate protegge dall’eccessivo calore. In inverno ha effetto protettivo sia dagli insetti che potrebbero decidere di svernare al riparo del tronco, sia per le malattie funginee, le cui spore vengono ostacolate dalla sostanza alcalina». Calce, dunque, ma non solo. Sono molti i rimedi antichi e naturali che consentono di proteggere giardini e orti dalle infestazio­ni e di preparare il verde all’inverno. Nel corso dei secoli, chi si occupava della manutenzio­ne periodica delle piante ha contribuit­o a sviluppare una conoscenza tradiziona­le condivisa di tecniche che mimano le pratiche della natura stessa. «La presenza di ogni organismo (anche degli insetti nocivi) è limitata da predatori – prosegue Cereda -: questo garantisce un equilibrio all’ecosistema.

Nel giardino, l’intervento dell’uomo altera questa armonia, ma la biodiversi­tà può ridurre di molto i problemi». Così, la coccinella limita gli afidi e i ricci si cibano di limacce. Inoltre, grandi benefici si ottengono dall’accostamen­to di specie vegetali diverse: carote e cipolle vicine allontanan­o i rispettivi parassiti, mentre

i pomodori scacciano la cavolaia. Dalle piante stesse, poi, è possibile ottenere rimedi repellenti o insetticid­i che non nuocciono all’ambiente «come i decotti e macerati con aglio, ortica, assenzio o peperoncin­o – aggiunge Cereda – che possono aiutare contro gli insetti nocivi. Insieme a trappole alimentari preparate ad hoc quali, per esempio, ricette a base di birra contro le lumache, di vino addolcito contro i lepidotter­i, di ammoniaca e pesce crudo contro le mosche della frutta». Un’ultima pratica derivata dalla tradizione popolare utile ad ostacolare le lumache consiste nel proteggere prati e aiuole con sostanze polverose sminuzzate quali vongole e gusci d’uovo: così si ottiene una barriera repellente.

Per contrastar­e le malattie delle piante, i metodi più noti dalla coltivazio­ne biologica fanno uso di rame e zolfo, che, tuttavia, non sono completame­nte esenti da conseguenz­e ambientali. «Alternativ­e più ecososteni­bili – conclude Cereda – sono le sostanze corroboran­ti che possono aumentare le difese immunitari­e delle piante, come propoli, macerato di equiseto e lecitina di soia.

Per patologie come l’oidio funzionano molto bene il bicarbonat­o di potassio o il bicarbonat­o di sodio».

Infine, anche contro le erbacce infestanti esiste una soluzione naturale e facilmente realizzabi­le: «basta mescolare a molta acqua calda dell’aceto bianco di mele o del vino con del sale grosso – spiega Norman Rosi, Responsabi­le Qualità di Romani disinfesta­zioni -. Se spruzzata sulle erbacce in una giornata di tempo asciutto, in particolar­e quando le piante sono in stato di siccità, questa soluzione ne limita la proliferaz­ione.

www.ortodacolt­ivare.it www.romanidisi­nfestazion­i.com

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