editoriale
Non più solo sostenibilità. Ma resilienza. E sinergia. Se c’è una cosa che abbiamo imparato da questi ultimi mesi è che dobbiamo guardare il mondo nel suo insieme. Ogni elemento non esiste per se stesso, ma fa parte di un (eco)sistema più grande. Così, ogni albero va osservato come parte di un bosco più complesso, come spiega a Casa Naturale Andrea Argnani di AIEL in Contronatura. Un edificio deve essere progettato per inserirsi in un contesto in cui tutte le strutture sono interconnesse e occorre lavorare per migliorare sempre di più questo legame, come fa Piero Pellizzaro, che abbiamo intervistato in A colloquio. E una casa sull’albero si trasforma e segue la struttura della pianta che la ospita, da cui impara a reagire agli stimoli in maniera corretta, come vi raccontiamo nella Cover. Se si collabora e ci si muove in maniera organica e sinergica, è possibile raggiungere una resilienza tale da ricostruire ciò che viene distrutto, da elaborare strategie per crescere sempre al meglio, da trovare la strada giusta anche quando sembra bloccata. Questo è l’insegnamento migliore che possiamo trarre dalla natura, che è sempre in grado di ricrearsi adattandosi al cambiamento dello stato delle cose.