UNA FIAMMATA VERSO IL GREEN
ESISTONO IN COMMERCIO BIOCAMINI E STUFE CHE UTILIZZANO TECNOLOGIE CERTIFICATE A BASSO IMPATTO ENERGETICO. UNENDO COMFORT ED EFFICIENZA, CONSENTONO DI USUFRUIRE, IN ALCUNI CASI, DELLE AGEVOLAZIONI DEL SUPERBONUS
Primo criterio per affrontare bene la stagione fredda: il riscaldamento. Incide sul comfort, sia a livello di benessere sia di qualità dell’aria indoor, sulle prestazioni energetiche dell’immobile e sull’estetica stessa dell’ambiente in cui vengono inseriti gli impianti. Senza dimenticare la rilevanza in termini di impronta ecologica. Grazie all’unione di tecnologie innovative, criteri di progettazione ecocompatibili e parametri di certificazione sempre più stringenti, è disponibile in commercio una vasta gamma di soluzioni per sostituire o integrare il sistema di riscaldamento preesistente. Dalle stufe a pellet completamente ermetiche – per camera di combustione e serbatoio – con doppia porta vetro, ai camini elettrici ad acqua, che mediante tecnologie a ultrasuoni possono ricreare l’effetto fumo e brace, passando per le stufe ventilate o canalizzabili a basse emissioni. Soluzioni che – nel contesto di una riqualificazione energetica – consentono di accedere a incentivi o sgravi fiscali. «Per quanto riguarda i camini e le caldaie a legna o pellet, questi sono stati inseriti tra gli elementi che hanno diritto all’ecobonus del 110%», evidenzia Egisto Canducci, consulente di Mce Lab. L’accesso alle detrazioni fiscali previsti dal Decreto Rilancio restano subordinate a precisi requisiti tecnici e geografici. Occorre che gli impianti di riscaldamento «siano classificati a 5 stelle, trovarsi in una zona non servita dal metano, in un comune non soggetto a restrizioni legate allo sforamento dei limiti delle particelle sottili PM10 e PM2.5, e – soprattutto – garantire un miglioramento di almeno due classi energetiche dell’edificio», conclude Canducci.