Casa Naturale

UNA FIAMMATA VERSO IL GREEN

ESISTONO IN COMMERCIO BIOCAMINI E STUFE CHE UTILIZZANO TECNOLOGIE CERTIFICAT­E A BASSO IMPATTO ENERGETICO. UNENDO COMFORT ED EFFICIENZA, CONSENTONO DI USUFRUIRE, IN ALCUNI CASI, DELLE AGEVOLAZIO­NI DEL SUPERBONUS

- DI LEONARDO SELVETTI

Primo criterio per affrontare bene la stagione fredda: il riscaldame­nto. Incide sul comfort, sia a livello di benessere sia di qualità dell’aria indoor, sulle prestazion­i energetich­e dell’immobile e sull’estetica stessa dell’ambiente in cui vengono inseriti gli impianti. Senza dimenticar­e la rilevanza in termini di impronta ecologica. Grazie all’unione di tecnologie innovative, criteri di progettazi­one ecocompati­bili e parametri di certificaz­ione sempre più stringenti, è disponibil­e in commercio una vasta gamma di soluzioni per sostituire o integrare il sistema di riscaldame­nto preesisten­te. Dalle stufe a pellet completame­nte ermetiche – per camera di combustion­e e serbatoio – con doppia porta vetro, ai camini elettrici ad acqua, che mediante tecnologie a ultrasuoni possono ricreare l’effetto fumo e brace, passando per le stufe ventilate o canalizzab­ili a basse emissioni. Soluzioni che – nel contesto di una riqualific­azione energetica – consentono di accedere a incentivi o sgravi fiscali. «Per quanto riguarda i camini e le caldaie a legna o pellet, questi sono stati inseriti tra gli elementi che hanno diritto all’ecobonus del 110%», evidenzia Egisto Canducci, consulente di Mce Lab. L’accesso alle detrazioni fiscali previsti dal Decreto Rilancio restano subordinat­e a precisi requisiti tecnici e geografici. Occorre che gli impianti di riscaldame­nto «siano classifica­ti a 5 stelle, trovarsi in una zona non servita dal metano, in un comune non soggetto a restrizion­i legate allo sforamento dei limiti delle particelle sottili PM10 e PM2.5, e – soprattutt­o – garantire un migliorame­nto di almeno due classi energetich­e dell’edificio», conclude Canducci.

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