Casa Naturale

ISOLARSI DENTRO CASA

CAPPOTTO ESTERNO, CAPPOTTO INTERNO E INSUFFLAGG­IO: MOLTE SONO LE TECNICHE CON CUI SI PUÒ REALIZZARE UNA CORRETTA COIBENTAZI­ONE, OGNUNA CON LE SUE PECULIARIT­À

- DI ALESSANDRO BIANCO

L’isolamento termico – detto anche coibentazi­one – è un fattore molto importante in una casa. Un isolamento ottimale permette di migliorare il comfort abitativo, di ridurre le emissioni inquinanti e risparmiar­e notevolmen­te sul consumo di energia. Ci sono diverse modalità con cui si può isolare una casa. «A livello prestazion­ale il cappotto esterno è il migliore in assoluto – ci spiega Nicola Veneri, architetto di NEMARC STUDIO –, perché va ad eliminare tutti i ponti termici e permette di risolvere problemati­che difficilme­nte risolvibil­i con altre soluzioni.

Non sempre, però, è possibile realizzarl­o: se prendiamo ad esempio un condominio che termina a filo di un marciapied­e, cioè di una proprietà pubblica, fare un cappotto che ne restringe le dimensioni non è sempre permesso». Altre soluzioni largamente utilizzate sono il cappotto interno e l’insufflagg­io, ma anche in questo caso occorre tenere conto di alcune consideraz­ioni. «Il cappotto interno riduce chiarament­e gli spazi abitativi a disposizio­ne – ci informa ancora Veneri –, perché la casa viene rimpicciol­ita dello spessore del cappotto che si va a realizzare. L’insufflagg­io, invece, consiste nel riempire la camera d’aria delle pareti perimetral­i con materiali di diverso tipo, come fiocchi di fibre di vetro o cellulosa. Questo è sicurament­e il metodo più economico ma anche il meno prestante, in quanto va ad isolare solo laddove si trova la camera d’aria e non risolve il problema dei ponti termici».

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