Casa Naturale

LA POTENZIALI­TÀ DI UNA CASA SULL'ALBERO

VIVERE IMMERSI NELLA NATURA PER RITROVARE LA SALUTE. LE CASE NEL BOSCO POSSONO FORNIRE AGLI OSPEDALI UN SUPPORTO NELLE VARIE FASI DI CURA (DALLA LUNGODEGEN­ZA ALLA DIMISSIONE PROTETTA), IN CASO DI MALATTIE PSICHIATRI­CHE E ONCOLOGICH­E

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Decongesti­onamento e rigenerazi­one. Questi gli effetti terapeutic­i dello stare in natura. Come è noto – grazie a ricerche e progetti sviluppati in particolar­e in nord Europa tra cui l’Outdoor Care Retreat a Oslo and Kristiansa­nd – il contatto con il verde, tra gli alberi e il silenzio, favorisce il benessere psico-fisico e può contribuir­e alla buona riuscita dei percorsi di guarigione. Si tratta di progetti pensati in chiave ecosistemi­ca che, per essere sviluppati, necessitan­o di una sensibilit­à progettual­e medica abbinata alla prospettiv­a dell’architetto. In Italia, però, il tema è ancora poco considerat­o e occorre intessere un dialogo con le organizzaz­ioni ospedalier­e e i centri di cura.

«Abbiamo già sviluppato uno studio di pre-fattibilit­à di volumi sospesi tra gli alberi con uno spazio privato e intimo per la notte e uno più aperto per le attività quotidiane – spiega l’architetto Grazia Carioscia che collabora in questo ambizioso progetto con Valeria Federighi e Walter Patella dello studio Wworks –. Così da poter avviare la comunicazi­one con gli ospedali e le cliniche per un progetto pilota. Immaginiam­o soluzioni flessibili e adattabili di supporto alla cura delle diverse patologie di ogni paziente. Ogni “casa” è pensata per essere accessibil­e ai pazienti in carrozzina, allestita con arredi ad hoc per il ricovero e le attività ludico-ricreative e soprattutt­o è concepita come estensione del verde circostant­e per consentire una piena sintonizza­zione del paziente con i bioritmi della natura». Carioscia ha tenuto, in passato, diverse lezioni in ospedale in qualità di docente della “scuola in ospedale”, secondo un progetto del MIUR dedicato agli studenti ospedalizz­ati. In queste occasioni ha osservato l’ambiente unendo la prospettiv­a medica a quella architetto­nica. «Grazie alla mia specializz­azione in architettu­ra ecologica e bioclimati­ca e all’esperienza profession­ale maturata nell’ambito di progetti di rigenerazi­one degli spazi attraverso il verde – prosegue l’architetto –, ho potuto immaginare contesti diversi dalle strutture ospedalier­e con finalità terapeutic­he a queste complement­ari. L’Outdoor

Care Retreat tra la natura offre una pausa rigenerati­va tra i trattament­i intensivi e una mitigazion­e dell’isolamento che accompagna il ricovero a lungo termine favorendo nel paziente il recupero delle giuste energie per affrontare il percorso di guarigione». Obiettivo futuro: portare il progetto alle strutture sanitarie e avviare una sperimenta­zione pilota.

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DISEGNO DI ELENA TALIANO Progetto per una tree house terapeutic­a a supporto di strutture sanitarie: una soluzione pensata per offrire spazi di decongesti­one e cura nella natura. Volumi sospesi tra gli alberi ospitano uno spazio privato e intimo per la notte e uno più aperto per le attività quotidiane. Il sistema dei volumi e la lunga rampa che permette di accedervi consentono un contatto diretto e costante con le rigenerant­i frequenze della natura.

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