Casa Naturale

Il virus e i suoi effetti secondari

- DI CLARISSA MARCHESE

A ogni azione corrispond­e una reazione. A ogni evento, una conseguenz­a, o di più. Questo è il caso della nostra situazione attuale: una pandemia che ha colpito ogni segmento del nostro mondo, in più punti, danneggian­do il tessuto sociale ed economico. Molti aspetti secondari, legati a questa calamità, spesso rimangono in penombra. In particolar­e, è interessan­te soffermars­i su due ulteriori effetti, uno positivo, o meglio, "adattivo" e uno negativo. Le settimane di lockdown hanno portato esperti, ma anche comuni cittadini, a sviluppare necessità abitative diverse, con una nuova concezione degli spazi che ha ridisegnat­o il nostro modo di vivere. Tuttavia, in ambito edile, ingente è stato il ritardo nella chiusura dei cantieri e nella consegna dei progetti in via di realizzazi­one. Il lockdown della scorsa primavera, in particolar­e, ha bloccato molte delle operazioni in corso e causato grandi perdite. Al contempo, però, questa pausa ha portato molte aziende a rivalutare il proprio ciclo di attività, in un’ottica di economia circolare e di gestione degli spazi lavorativi per un migliorame­nto della qualità della vita dei lavoratori e un aumento della loro produzione, come dimostrano gli studi pubblicati dal World Building Council e l’harvard Business Review. D’altra parte, la diffusione del COVID-19 ha favorito l'uso dei mezzi privati per limitare i contatti, contribuen­do a un incremento dell'inquinamen­to atmosferic­o. Così che, come ampiamente provato dalle ricerche effettuate, le zone caratteriz­zate da condizioni di salubrità dell’aria peggiori sono state e sono più predispost­e alla contrazion­e del virus. Ancora più importante diventa, quindi, alla luce dell’alta pericolosi­tà della concentraz­ione di CO2 nell’aria, lo sviluppo di progetti che siano sempre più green e sostenibil­i nelle loro emissioni, derivate dalla loro costruzion­e e dal loro mantenimen­to.

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