Il virus e i suoi effetti secondari
A ogni azione corrisponde una reazione. A ogni evento, una conseguenza, o di più. Questo è il caso della nostra situazione attuale: una pandemia che ha colpito ogni segmento del nostro mondo, in più punti, danneggiando il tessuto sociale ed economico. Molti aspetti secondari, legati a questa calamità, spesso rimangono in penombra. In particolare, è interessante soffermarsi su due ulteriori effetti, uno positivo, o meglio, "adattivo" e uno negativo. Le settimane di lockdown hanno portato esperti, ma anche comuni cittadini, a sviluppare necessità abitative diverse, con una nuova concezione degli spazi che ha ridisegnato il nostro modo di vivere. Tuttavia, in ambito edile, ingente è stato il ritardo nella chiusura dei cantieri e nella consegna dei progetti in via di realizzazione. Il lockdown della scorsa primavera, in particolare, ha bloccato molte delle operazioni in corso e causato grandi perdite. Al contempo, però, questa pausa ha portato molte aziende a rivalutare il proprio ciclo di attività, in un’ottica di economia circolare e di gestione degli spazi lavorativi per un miglioramento della qualità della vita dei lavoratori e un aumento della loro produzione, come dimostrano gli studi pubblicati dal World Building Council e l’harvard Business Review. D’altra parte, la diffusione del COVID-19 ha favorito l'uso dei mezzi privati per limitare i contatti, contribuendo a un incremento dell'inquinamento atmosferico. Così che, come ampiamente provato dalle ricerche effettuate, le zone caratterizzate da condizioni di salubrità dell’aria peggiori sono state e sono più predisposte alla contrazione del virus. Ancora più importante diventa, quindi, alla luce dell’alta pericolosità della concentrazione di CO2 nell’aria, lo sviluppo di progetti che siano sempre più green e sostenibili nelle loro emissioni, derivate dalla loro costruzione e dal loro mantenimento.