Legno nelle case di montagna
PARTICOLARMENTE SUGGESTIVO È IL LEGNO USATO COME ELEMENTO DI DESIGN NELLE CASE IN MONTAGNA, DOVE SCALDA L’AMBIENTE E CREA IL GIUSTO COMFORT. ANCHE ATTRAVERSO I PROFUMI
Non solo nodi e resina. I criteri per scegliere il legno adatto per ogni parte della casa sono diversi. Il gusto legato al design interno delle abitazioni di montagna, negli ultimi anni è molto cambiato. Le boiserie con pannelli stretti e verticali non si usano più e le tracce dei rami non vanno per la maggiore; al contrario, architetti e interior designer optano per legni dalle venature meno fitte e prediligono tavole più ampie e posizionate in orizzontale per un risultato minimal. «Il legno più adatto per questo tipo di rivestimento è quello di abete – afferma Ambra Piccin, architetto esperto nella progettazione in luoghi di montagna –, mentre il rovere è perfetto per il parquet perché, specialmente in caso di riscaldamento a pavimento, tende ad asciugarsi di meno e il larice, più resinoso, si presta bene alle parti di carpenteria». Particolarmente indicato per l’arredamento d’interni è anche il cirmolo, che cresce ad altitudini elevate ed è ricco di oli essenziali benefici. «Queste sostanze profumate si trovano sotto la corteccia e nell’alburno dell’albero – prosegue l’architetto –, e continuano a liberarsi nell’ambiente a lungo. Sono particolarmente salubri per l’organismo perché sono in grado di abbassare la pressione e calmare il battito cardiaco. Per questo, questo legno è perfetto per la creazione di cuscini in grado di conciliare il sonno e per le biosaune, più umide e dalla temperatura più bassa di quelle finlandesi, per cui occorre usare il legno di cedro dai pori più piccoli». Nel caso di materiali di questo tipo caratterizzati da emissioni positive e benefiche, è importante evitare lavorazioni con vernici o oli protettivi che possano alterare le profumazioni, ma, dopo la piallatura, possono essere lasciati naturali.