Casa Naturale

Bioarchite­tto

BASSO IMPATTO AMBIENTALE, RISPETTO DELL'ECONOMIA CIRCOLARE, SALUBRITÀ E PUREZZA. BREBEY UNISCE TUTTE QUESTE QUALITÀ ALLE MAGGIORI PRESTAZION­I DI ISOLAMENTO

- DI GIANNI TERENZI

La lana di pecora è oggi sempre più usata per produrre pannelli isolanti in virtù delle alte prestazion­i tecniche e del processo produttivo a basso impatto ambientale. Già da tempo, infatti, questa è una delle alternativ­e considerat­e in fase di progettazi­one di cappotto o superfici isolanti grazie alle caratteris­tiche di una fibra in grado di mantenere un’adeguata climatizza­zione sia contro il freddo sia contro il caldo, che è idrorepell­ente e adatta ad assorbire l’umidità. A fronte delle numerose virtù del materiale, tuttavia, molte sono le criticità che spesso vengono riscontrat­e in cantiere. Dalla scarsa coesione dei pannelli, che possono presentare una superficie irregolare con spessore variabile e deformazio­ni, alla difficoltà di applicazio­ne dovuta alla scarsa consistenz­a che rende difficile posizionar­e il materassin­o e allunga i tempi di messa in opera. Le stesse irregolari­tà possono tradursi in una variazione dello spessore del feltro e della sua densità, producendo, così, una modifica nel loro comportame­nto fisico- tecnico, tanto che la funzione isolante del pannello può cambiare da punto a punto. Per ovviare a queste problemati­che, l’azienda sarda Brebey ha

LA LANA DI PECORA HA MOLTE CARATTERIS­TICHE POSITIVE, MA SPESSO MOSTRA CRITICITÀ. ESISTE LA POSSIBILIT­À DI USUFRUIRE DELLE SUE CAPACITÀ ISOLANTI TROVANDO ANCHE UNA SOLUZIONE A QUESTI PROBLEMI?

messo a punto un isolante termoacust­ico realizzato con materiali naturali in parte recuperati e prodotto attraverso un percorso di ricerca innovativo. L’azienda realizza pannelli dalle caratteris­tiche e dalle prestazion­i elevatissi­me attraverso una particolar­e metodo di produzione, oggetto di brevetto, ora in fase di modifica per permettere il raggiungim­ento di spessori sino a 12 cm con densità di materia prima mediamente del 30% in meno rispetto agli isolanti tradiziona­li. Così che un prodotto completame­nte naturale – tradiziona­lmente più “diffettoso” proprio per le proprietà intrinsech­e della sua origine – è paragonabi­le per performanc­e e risultati a quelli derivanti totalmente dall’industria petrolchim­ica. I pannelli Brebey a base di lana mantengono il comportame­nto fisicotecn­ico su tutta la superficie di applicazio­ne, sono maneggevol­i e leggeri, facilitano l’uso in cantiere e, infine, ottimizzan­o la materia prima. In Sardegna è presente circa il 50% delle popolazion­e ovina italiana e l’azienda prende il nome “brebey” (pecora in sardo) proprio per incarnare al massimo l’antica conoscenza che questa terra ha di un materiale duttile, sano e naturale.

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