VENTILAZIONE INVISIBILE
È INVERNO E NON SI POSSONO SPALANCARE LE FINESTRE. LE CASE DI NUOVA GENERAZIONE HANNO IMPIANTI DI MICROVENTILAZIONE INTEGRATI AGLI INFISSI PER EVITARE ALTE CONCENTRAZIONI DI CO2, COV, UMIDITÀ E MUFFE
Qaundo le temperature si abbassano, spalancare le finestre per ventilare gli ambienti non è possibile né piacevole. Ma ciò che respiriamo in casa può essere fino a cinque volte più inquinato rispetto all’aperto e, per contrastare umidità, muffe, alte concentrazioni di CO2 e di composti organici volatili, bisogna comunque areare l’abitazione. Le case di nuova generazione, specialmente quelle di classe A o passive, integrano un involucro isolante con infisso ad alta tenuta a impianti di ventilazione meccanica controllata o microventilazione del tetto. Nelle abitazioni dove non viene operata una rivoluzione strutturale, invece, la sostituzione di vecchi infissi ha aperto nuove possibilità alla ventilazione naturale. Le finestre con microventilazione, che si discostano dalla parete di circa 5 o 10 mm, consentono il ricambio di aria e agiscono sia sulla regolazione dell’umidità e la formazione di muffe sia sul filtraggio di pollini, allergeni e sostanze inquinanti. E, dal punto di vista estetico, sono disponibile in soluzioni sempre più minimal e integrate agli infissi. «È un sistema che permette di far uscire l’aria viziata ed evitare la formazione di muffe attorno agli infissi - spiega Laura Coppo, architetto e consulente energetico certificato Casaclima – sono particolarmente utili in bagno e in cucina, dove i livelli di umidità si alzano facilmente, o in camera da letto, così da poter dormire in una stanza ossigenata mantenendo la sicurezza dell’abitazione, o quando si esce lasciando l’impianto di allarme inserito».