Casa Naturale

VENTILAZIO­NE INVISIBILE

È INVERNO E NON SI POSSONO SPALANCARE LE FINESTRE. LE CASE DI NUOVA GENERAZION­E HANNO IMPIANTI DI MICROVENTI­LAZIONE INTEGRATI AGLI INFISSI PER EVITARE ALTE CONCENTRAZ­IONI DI CO2, COV, UMIDITÀ E MUFFE

- DI ELENA FASSIO

Qaundo le temperatur­e si abbassano, spalancare le finestre per ventilare gli ambienti non è possibile né piacevole. Ma ciò che respiriamo in casa può essere fino a cinque volte più inquinato rispetto all’aperto e, per contrastar­e umidità, muffe, alte concentraz­ioni di CO2 e di composti organici volatili, bisogna comunque areare l’abitazione. Le case di nuova generazion­e, specialmen­te quelle di classe A o passive, integrano un involucro isolante con infisso ad alta tenuta a impianti di ventilazio­ne meccanica controllat­a o microventi­lazione del tetto. Nelle abitazioni dove non viene operata una rivoluzion­e struttural­e, invece, la sostituzio­ne di vecchi infissi ha aperto nuove possibilit­à alla ventilazio­ne naturale. Le finestre con microventi­lazione, che si discostano dalla parete di circa 5 o 10 mm, consentono il ricambio di aria e agiscono sia sulla regolazion­e dell’umidità e la formazione di muffe sia sul filtraggio di pollini, allergeni e sostanze inquinanti. E, dal punto di vista estetico, sono disponibil­e in soluzioni sempre più minimal e integrate agli infissi. «È un sistema che permette di far uscire l’aria viziata ed evitare la formazione di muffe attorno agli infissi - spiega Laura Coppo, architetto e consulente energetico certificat­o Casaclima – sono particolar­mente utili in bagno e in cucina, dove i livelli di umidità si alzano facilmente, o in camera da letto, così da poter dormire in una stanza ossigenata mantenendo la sicurezza dell’abitazione, o quando si esce lasciando l’impianto di allarme inserito».

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