MALE CHE VADA C’È IL BONUS AL 90%
Usufruire del Superbonus del 110% per il rifacimento della facciata non sempre è possibile. Per accedere alla maxi detrazione, infatti, occorre raggiungere il doppio salto di classe energetica e per fare ciò non basta ristrutturare e tinteggiare la parte frontale dell’edificio, così come non è sufficiente sostituire gli infissi di tutte le unità immobiliari. Il 110% è quindi possibile solo se l’intervento è connesso a un’opera trainante. Diversamente, resta in vigore il Bonus Facciate, una detrazione del 90% riservato agli immobili ubicati nelle zone A e B previste dal decreto ministeriale 1444/1968 o in aree assimilabili in base alle norme regionali e ai regolamenti edilizi comunali. Nella zona A, in particolare, sono comprese le aree del territorio che rivestono carattere storico, artistico o di particolare pregio ambientale, mentre nella zona B rientrano le aree totalmente o parzialmente edificate. Lo sconto fiscale si applica al rinnovamento e al consolidamento della facciata esterna, ma anche alla pittura e tinteggiatura della stessa, oltre alle opere che interessano balconi, fregi e ornamenti, grondaie, pluviali, parapetti e cornici. Si possono detrarre anche i costi relativi a perizie e sopralluoghi, le spese per il rilascio dell’attestato di prestazione energetica, quelle per l’installazione dei ponteggi e lo smaltimento dei materiali, ecc. Per quanto riguarda il rivestimento della facciata, oggi abbondano i materiali innovativi che garantiscono efficacia ed efficienza energetica. Si pensi, ad esempio, alle superfici eco-attive, fotocatalitiche, autopulenti, antibatteriche, antinquinanti e anti-odore, capaci di convertire molecole di inquinanti pericolosi come gli ossidi d’azoto e i composti organici volatili in sostanze innocue.
Ci sono poi speciali lastre in ceramica che in presenza di luce solare attivano una reazione in grado di abbattere gli inquinanti presenti nell’aria e decomporre lo sporco che si deposita sulla superficie delle piastrelle. E ancora, sistemi di pannelli in poliuretano espanso rigido che permettono di realizzare un sistema portante, termoisolante, ventilato. Esistono poi le facciate fotovoltaiche verticali, che sfruttano le pareti esterne dell’edificio per produrre energia pulita. L’agenzia delle Entrate ha specificato che le spese per la coibentazione del tetto rientrano nel Superbonus, ma a determinate condizioni: il tetto deve essere elemento di separazione tra il volume riscaldato e l’esterno.
Inoltre, anche assieme ad altri interventi di coibentazione eseguiti sull’involucro opaco, occorre che incida su più del 25% della superficie lorda complessiva disperdente. Infine, gli interventi devono portare al miglioramento di due classi energetiche dell’edificio, anche congiuntamente agli altri interventi di efficientamento energetico e all’installazione di impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo.