DIFFICILE INTERVENIRE SU STABILI ABITATI
«Il Superbonus è un incentivo interessante, ma eseguire interventi antisismici significativi su edifici abitati è molto complesso». Così Luciano Luciani, socio e amministratore delegato di Icis Srl, società di ingegneria civile, a proposito dell’incentivo fiscale varato dal governo, he si applica anche agli interventi antisismici, con la detrazione già prevista dal Sismabonus che viene elevata al 110% per le spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021.
«In Italia molti stabili – aggiunge – soprattutto quelli più vecchi, non hanno caratteristiche antisismiche e quindi è opportuno intervenire. Peccato però che non sempre è possibile operare su stabili abitati. L’intervento più reclamizzato è il cappotto sismico che è anche termico, che consiste nel realizzare una camicia strutturale esterna, una sorta di intelaiatura in acciaio all’interno della quale sono posti gli isolanti termici. Una soluzione che però cambia radicalmente l’aspetto dell’edificio e che quindi esclude tutto il patrimonio storico e tutelato. Di certo, gli interventi più efficaci non si riescono a realizzare se l’alloggio è abitato. Risulta impossibile, ad esempio, rinforzare le connessioni tra i pilastri e le travi che costituiscono gli edifici in cemento armato. Paradossalmente è più facile intervenire su quelli in muratura, realizzando delle cuciture fra le murature che si innestano l’una nell’altra». Ad oggi, alcune aziende, tuttavia, hanno potuto sviluppare sistemi adatti a prevenire il rischio sismico e, al contempo, a provvedere all’adeguato isolamento delle strutture.