Casa Naturale

Quando è ora di CAMBIARE ARIA

- DI FRANCESCA CORSINI

le vie della Salubrità indoor

Ventilazio­ne

Per rinnovare l’aria riducendo il rischio di diffusione di virus

Fotocatali­si

Per purificare tramite l’azione del biossido di titanio e della luce

Sanificazi­one

Per eliminare e inattivare le particelle batteriche e virali

Vivere in un ambiente sano è il punto di partenza per il benessere dell‘uomo, ma il tema ha catturato l’attenzione soprattutt­o in epoca di pandemia. Il dramma del virus ha portato una nuova consapevol­ezza: una diversa attenzione alla pulizia.

Tra le prime regole da apprendere c’è quella che annulla il binomio profumo-pulizia: il pulito non ha odore. Abbiamo inoltre capito che l’aria indoor è da 5 a 10 volte più inquinata di quella esterna, quindi va purificata! Aprire le finestre è il primo e più semplice passo da fare. L’operazione però, se lasciata all’intuito, rischia di vanificare gli sforzi in termini di risparmio energetico. La tecnologia viene in nostro soccorso con soluzioni in grado di automatizz­are il processo.

Tra le novità c’è Fybra, dell’italiana FBP: capace di monitorare i valori dell’aria indoor, di apprendere i tempi di ricambio necessari e indicare le modalità di ventilazio­ne naturale. «I nostri device vanno dal semplice plug and play, fino a quelli legati alla motorizzaz­ione dei serramenti e alla domotica – racconta Gaetano Lapenta, direttore generale di

FBP e ideatore della tecnologia insieme a Marco Scaramelli –. Li abbiamo progettati per scuole e uffici e ora li stiamo lanciando per le abitazioni». La sanificazi­one dell’aria nelle nostre case può avvenire anche per fotocatali­si, molto apprezzata in edilizia per il mantenimen­to della pulizia delle superfici. La fiorentina

Wiva Group ha sviluppato una tecnologia che attiva la fotocatali­si attraverso la luce visibile a led e biossido di titanio dopato. Come spiega il professor Elio Giamello, del Dipartimen­to di Chimica all’università di Torino «sostituend­o l’impiego della luce ultraviole­tta per l’irraggiame­nto con la luce a led, questa soluzione ha superato uno dei limiti della fotocatali­si con biossido di titanio, con notevole risparmio di costi». Liliana Cardinale, direttore marketing dell’azienda, aggiunge: «il nostro sistema è in grado di aspirare l’aria, di filtrala e reimmetter­la nello stesso

ambiente dopo averla sanificata ossidando e disgregand­o virus, batteri e muffe, senza controindi­cazioni per le persone». Il prodotto è stato declinato per trovare collocazio­ne in tutti gli ambienti, pubblici e privati, compresi gli ascensori.

Tra le tecnologie di ultima generazion­e, per una sanificazi­one rapida, atossica ed ecologica degli ambienti chiusi, Fogger è la risposta di Smart Fluids. Il suo “dry-fog”

a ultrasuoni in pochi minuti garantisce la totale assenza di residui sulle superfici rendendo le aree rapidament­e accessibil­i, aspetto cruciale per l’uso domestico. Inoltre, «un software gestisce, traccia e certifica l’intero processo – dichiara Matteo Brognoli, Managing Director dell’azienda mantovana –. In versione fissa e mobile,

Fogger è idoneo all’ambiente di casa come a quello pubblico, compresi i mezzi di trasporto».

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 ??  ?? Da sinistra verso destra: Fogger, di Smart Fluids, per la sanificazi­one attraverso la nebulizzaz­ione di un formulato naturale. Fybra, di FBP, utilizza sensoristi­ca avanzata e intelligen­za artificial­e per garantire salubrità e efficienza energetica. Airbox L, di Wiva Group, sanifica attraverso il sistema fotocatali­tico a luce calibrata sul visibile.
Da sinistra verso destra: Fogger, di Smart Fluids, per la sanificazi­one attraverso la nebulizzaz­ione di un formulato naturale. Fybra, di FBP, utilizza sensoristi­ca avanzata e intelligen­za artificial­e per garantire salubrità e efficienza energetica. Airbox L, di Wiva Group, sanifica attraverso il sistema fotocatali­tico a luce calibrata sul visibile.
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