SOLUZIONE PER LA RIDUZIONE DI COSTI E CONSUMI
Tra gli impianti per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di ACS che possono essere installati in sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti, godendo della detrazione fiscale, troviamo sia le caldaie a condensazione sia gli impianti geotermici. Questi ultimi usano la pompa di calore per trasferire energia termica dal terreno regolando così la temperatura degli ambienti interni. Una tecnologia particolarmente adatta in aree dal clima molto rigido, specialmente in regioni in cui i picchi di freddo estremo possono superare i -20/25 °C e dove nella media del periodo di riscaldamento si hanno temperature medie inferiori ai -5°C. L’impianto geotermico può essere “monovalente”, ovvero progettato per riscaldare e raffrescare un edificio senza l’ausilio di altri apparecchi, o “bivalente”, cioè abbinato ad altri generatori di calore ad alta efficienza, come impianti solari termici o caldaie a condensazione. Per quanto riguarda i generatori a biomassa, nell’ambito del Superbonus 110%, il legislatore ha posto precisi limiti. La loro installazione è vincolata alla certificazione a 5 stelle, nonché ad aree geografiche non metanizzate e in armonia con le norme sulla qualità dell’aria in comuni non sottoposti a procedura relativa allo sforamento dei limiti di emissione. Nel decreto sono stati anche previsti dei punti specifici per limitare il sovradimensionamento dei generatori. Le agevolazioni per geotermico, caldaie a condensazione e biomassa sono tutte vincolate al miglioramento delle classi energetiche, con limite massimo di detrazione ammissibile pari a 30.000 euro per unità immobiliare.