UNA BIOMASSERIA NEL RISPETTO DELLA TERRA: DAL RESTAURO AI PRODOTTI USATI IN CUCINA
NELLA MURGIA BARESE SI TROVA UNA BIOMASSERIA DOVE IL RISPETTO DELLA TERRA È UNA FILOSOFIA ACCOLTA, DIFESA E CELEBRATA A 360°. DALLA SCELTA DEI MATERIALI PER IL RESTAURO FINO AI PRODOTTI ALIMENTARI USATI IN CUCINA
Realizzare un’azienda agricola, promuovendo i principi del coltivare biologico, della sostenibilità e dell’ospitalità. Partendo da questa idea, Pietro Petroni ha creato Lama di Luna, nella Murgia Barese, che gestisce assieme a sua moglie Agata. Una biomasseria immersa in duecentodieci ettari di paesaggio naturale: oliveti, ciliegeti, mandorleti e vigneti coltivati biologicamente e certificati AIAB-ICEA. Un progetto iniziato nel 1991, con l’acquisto di una masseria del diciottesimo secolo completamente diroccata, e proseguito attraverso un recupero nel rispetto del luogo e della storia. Oltre a riutilizzare i materiali originali della masseria – pietra della Murgia, tufo di Andria e argilla di Canosa – la riqualificazione ha promosso i criteri della bioarchitettura sotto ogni punto di vista. All’esterno, i proprietari hanno scelto di usare per le volte a botte del tetto vecchie tegole lavorate a mano e sagomate sulla coscia dell’operatore, come si usava fare nel 1800, e per i lastrici solari la pietra di Lecce. Spessi circa un metro, i muri non hanno richiesto coibentazione grazie all’isolamento naturale. All’interno, la pavimentazione è stata realizzata con mattoni di cotto lavorati a mano, mentre per le pareti sono stati applicati intonaci senza additivi, a base di calce idrata comune stagionata, e colorazioni realizzate con polvere di tufo e di terra ricca di
bauxite. Per l’efficientamento energetico in ottica green, da un lato sono stati installati impianti elettrici che non creano campo magnetico, dall’altro si è optato per un riscaldamento a pavimento a bassa temperatura (35/40°). Quest’ultimo è compatibile con un impianto termico, per il riscaldamento dell’acqua, supportato da una caldaia alimentata coi noccioli residui della molitura delle olive fornita dalla Global Service di Foggia. Quattrocentootto pannelli fotovoltaici garantiscono l’autosufficienza elettrica agricola, agrituristica e casalinga. Al centro della corte è posta una grande cisterna per la raccolta di acqua piovana. Dopo essere depurata, addolcita con sale marino e sterilizzata con lampada UV, l’acqua viene riutilizzata nella struttura. Lama di Luna è un luogo dove gli ospiti possono dedicarsi al relax e all’attività sportiva, magari nuotando nella piscina all’aperto, ma anche scoprire la cultura culinaria murgese e pugliese in generale. Nel ristorante privato, infatti, vengono preparati ogni giorno piatti della tradizione utilizzando prodotti sempre freschi.
Alcuni di questi provengono direttamente dall’orto coltivato biologicamente in loco, come cime di rapa, pomodori, insalate, zucchine e melanzane. Anche l’olio extravergine, le mandorle e la frutta provengono dall’azienda Lama di Luna, mentre i formaggi e il latte sono forniti da allevatori della zona. www.lamadiluna.com
Terra, acqua, aria, fuoco. La corte interna della biomasseria traduce nella costruzione i quattro elementi: il suolo, la cisterna di raccolta per l’acqua piovana, la piccionaia e il forno creano un ecosistema unico in cui la struttura si relaziona con il mondo esterno e con le necessità di chi la abita. Tutto è stato mantenuto come in origine e restaurato in maniera conservativa, così la cisterna un tempo usata per fornire l’acqua alle persone e agli animali continua a essere utilizzata per raccogliere e depurare le piogge, mentre la torretta centrale in cui si allevavano i piccioni, oggi ospita anche le civette locali.
Fuori dalla corte si trova il ristorante privato della masseria, al quale è addossata una veranda in cui gli ospiti possono fare colazione, pranzare o cenare completamente circondati da olivi e dal paesaggio naturalistico. Sempre all’esterno è situata la piscina panoramica infinity di duecento metri quadri, trattata col sale marino di Margherita di Savoia e alimentata con acqua piovana o di pozzo depurata sul posto senza cloro. Intorno alla piscina è situato un prato e dieci piante di olivo secolari per regalare ombra nelle ore più calde.
La masseria ospita otto camere doppie e quattro suites – di cui due con bagno turco e idromassaggio –, un cinema e una sala lettura con biblioteca. Affacciati sulla corte, gli ambienti dispongono di camino e soffitti in terracotta con voltine di tufo. La pavimentazione è in mattoni di cotto realizzati con argilla di Canosa, lavorati in una fornace di Venosa e cotti con una caldaia a sansa di olive. Lenzuola e asciugamani sono stati tessuti dalla Tessitura Calabrese di Tiggiano con cotone naturale non trattato chimicamente. All’ombra degli ulivi, è possibile svolgere attività sportive all’aperto.