Un tutt’uno armonico
Un sistema capace di autorigenerarsi. Quando il rumore cala e il ritmo rallenta, la Terra ritrova la sua armonia. Dal più piccolo insetto al mammifero più grande, da un filo d’erba a un albero secolare: tutto riprende il suo posto tra gli elementi naturali, in una convivenza virtuosa. A condizione, però, che anche noi umani, parte integrante di un ecosistema più grande, siamo in grado di trovare un equilibrio tra le necessità che abbiamo e le leggi del pianeta.
Ce lo spiega, a partire dalla vastità dell’oceano, Mariasole Bianco, la biologa marina che abbiamo intervistato in A colloquio. Ne è convinto anche
Mario Cucinella, a cui abbiamo chiesto – per la
Cover story sulle case in legno – quale sarà il modello dell’abitare futuro.
A ogni stimolo una risposta, dunque, che non sempre si rivela positiva – per lo meno dal nostro punto di vista. Questo è quello che succede intorno alla plastica che galleggia nell’acqua, su cui proliferano micro organismi e batteri fino a creare un nuovo ecosistema, potenzialmente pericoloso: la plastisfera, di cui parliamo in Contronatura.
O che accade quando sovra-sfruttiamo un terreno per la produzione del cibo di cui ci alimentiamo, come raccontiamo in Ethic food.
Insomma, la vita è fatta di equilibri. Così deve essere anche la casa, in cui vecchio e nuovo si contaminano in una valorizzazione reciproca.
E che, calata in una comunità a misura d’uomo, deve sapersi modellare sulle esigenze che mutano e riuscire a rispondere alle condizioni climatiche in trasformazione.