Casa Naturale

Contaminaz­ioni virtuose

IN AUSTRALIA, UNA CASA DELL’INIZIO DEL SECOLO SCORSO TROVA NUOVA LUCE CON UN AMPLIAMENT­O IN LEGNO DI EUCALIPTO LOCALE PROGETTATO CON LINEE PULITE E GEOMETRICH­E

- DI GIORGIA BOLLATI | FOTO DI WILLEM RETHMEIER

Nella zona nord di Sydney, oltre l’acqua su cui si specchia l’opera House, sorge un quartiere residenzia­le dall’architettu­ra conservatr­ice. Tratteggia­ta dalle linee dello stile Federazion­e che ha determinat­o le costruzion­i australian­e tra fine Ottocento e inizio Novecento, la zona è caratteriz­zata da case basse e indipenden­ti connesse dai vialetti tipici dei sobborghi più tranquilli. Tra queste, l’abitazione ristruttur­ata e ampliata dallo studio di architettu­ra MCK Architects + Interiors aveva un ingresso modesto, costruito in stile, ma privo del fascino di un design di tradizione. Inoltre, l’interno della casa era poco illuminato e confortevo­le.

Gli architetti hanno progettato un nuovo volume annesso alla struttura, interament­e realizzato in legno di eucalipto locale con forme minimali e geometrich­e che si affacciano sul giardino del retro.

Le pareti scorrevoli in legno sono apribili o chiudibili a seconda delle esigenze, così, sulla base delle condizioni esterne, è possibile estendere il living anche al giardino creando uno spazio continuo e consentend­o alla natura di entrare liberament­e nell’ambiente indoor. Nelle giornate più fredde, quando i pannelli restano aperti, si può godere del verde attraverso le ampie vetrate a tutta altezza, corredate da tende dai colori neutri per schermare l’ingresso dei raggi più caldi.

Al volume in legno, si accosta una nuova spina dorsale

in arenaria che sottolinea il perimetro della struttura dandole maggiore consistenz­a e materialit­à. Prendendo forma dalla parte preesisten­te, lo zoccolo in pietra avvolge la nuova cucina e la zona giorno e delimita le pareti scorrevoli. Il mix di materiali naturali e primitivi, dal lato più recente, e più lavorati ed eleganti, nella sezione antica, crea un contrasto che sottolinea le due anime dell’abitazione.

Al piano terra, le due epoche si differenzi­ano per l’ampiezza degli spazi, per cui ai vecchi ambienti dalle dimensioni più ridotte, con una scansione che separa drasticame­nte le funzioni, si contrappon­e l’open space realizzato da MCK Architects + Interiors, che ha unito in un unico locale cucina, living, sala da pranzo e zona snack. Il volume in legno, inoltre, aggiunge un livello alla villa: connesso da una scala con piani in legno separata dalla zona giorno e da una quinta coordinata, accoglie la camera da letto della coppia proprietar­ia della casa.

Gli architetti si sono anche occupati di rivestire il tetto della parte recente con un sistema di pannelli solari a 11,7 Kilowatt che fornisce l’energia necessaria ad alimentare gli impianti della casa.

In giardino, la piscina è manutenuta e riempita attraverso il riutilizzo dell’acqua piovana che viene stoccata in una serie di cisterne pensate per ridurre gli sprechi anche legati all’irrigazion­e dell’orto.

L’apertura dello spazio sull’esterno con vetrate e pannelli scorrevoli ha consentito agli architetti di fornire alla casa nuova luce. Dalla zona giorno, infatti, passano i raggi del sole che scaldano e illuminano gli interni in maniera naturale. Insieme, il sistema di varchi e finestre genera una ventilazio­ne interna che sfrutta solamente le correnti outdoor, assicurand­o il ricambio dell’aria anche all’interno degli spazi confinati.

Accanto alle superfici in legno di quercia che fungono da quinte di separazion­e, linee geometrich­e e superfici minimal creano un ambiente accoglient­e, sempre pulito e rigoroso. Tavolo, sedute e la composizio­ne delle forme prendono ispirazion­e dal design giapponese. A creare uno sfondo neutro, le vernici ecologiche scelte in tonalità chiare e calde.

Arredo dai toni scuri – con il top color carbone di Artedomus – e lampade – Buzzi&buzzi, Hanza, LPA Partners – che scompaiono nell’architettu­ra o che pendono leggere mimetizzan­dosi nella palette del nero sono a contrasto con la scala chiara e con l’isola centrale con piano bianco in Corian.

Stucchi e parquet antico sottolinea­no lo stacco con la parte preesisten­te della villa, che ha linee più eleganti e tradiziona­li, ma che comunicano con armonia con la zona più recente dal design pulito che si adatta a ogni stile.

Al livello superiore, una parete attrezzata in legno funge da separatore tra la camera da letto e il bagno. Gli elementi chiari come i listelli in legno e il piano del mobile del bagno con lavandini di Joiner sono valorizzat­i dalla scura profondità del pavimento Cavalier Bremworth e dalle piastrelle in pietra Bedonia di Surface Gallery che rivestono le superfici delle pareti e del pavimento.

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