Casa Naturale

Tira una brutta aria

- DI MARCO PANZARELLA

Una recente inchiesta della Procura di Torino, che vede indagati i vertici comunali e regionali delle ultime legislatur­e, ha confermato come il capoluogo piemontese sia tra le città più inquinate d’italia e d’europa. I dati sulle polveri sottili misurati dalle centraline di rilevament­o, mostrano livelli superiori a quelli consentiti dalla legge – 50 μg/m3, da non superare più di 35 volte in un anno – con 68 giorni di sforamento registrati nel 2016 e addirittur­a 118 nel 2017.

Negli ultimi anni, nonostante i blocchi del traffico e la pandemia, la situazione non è migliorata. Al contrario, tutte le stazioni di rilevament­o hanno accertato il superament­o dei limiti di concentraz­ione di polveri sottili raccomanda­to dall’organizzaz­ione mondiale della Sanità. In particolar­e – come evidenziat­o anche dal rapporto Mal’aria di Legambient­e – nel 2020 Torino risulta il primo capoluogo d’italia per superament­o dei limiti giornalier­i previsti per le Pm10 e tra le città che hanno superato il valore di riferiment­o giornalier­o, pari 50 μg/m3, da non sforare più di tre volte all’anno secondo l’oms. Per gli inquirenti, le istituzion­i non hanno adottato le giuste contromisu­re all'inquinamen­to ambientale, con i provvedime­nti intrapresi che non avrebbero tenuto conto della vulnerabil­ità di gruppi sensibili della popolazion­e, quali anziani, malati e bambini. L’inchiesta torinese rimanda alla recente sentenza della giustizia britannica, secondo cui la morte di una bambina di 9 anni, Ella Adoo-kissi-debrah, residente vicino a una strada molto trafficata di Londra, sarebbe stata causata proprio dall’inquinamen­to atmosferic­o. www.legambient­e.it

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