Acquisti SOSTENIBILI
Arredare casa con materiali naturali e sostenibili è a portata di click. Materassi in lattice naturale e certificato e complementi in legno prodotti senza l’uso di colle e solventi, sono disponibili anche per la clientela italiana, dopo il successo francese
Ridurre gli impatti del trasporto, impiegare materiali naturali e certificati, rendere accessibili oggetti d’arredo sostenibili a una fascia sempre più ampia della popolazione. È questa l’idea che c’è dietro a Kipli, giovane start-up fondata dall’italiano Davide Ballotta
(34 anni) e da Antoine Loredo (32 anni) nel 2018, che sta rivoluzionando il modo di abitare delle persone aprendo il mercato del dormire naturale in Europa. La società offre prodotti di arredo per il sistema letto e la zona notte al 100% naturali, sani e sostenibili, distinguendosi in un mercato ancora largamente popolato da produttori di materiali di bassa gamma, totalmente chimici e sintetici. Per produrli, lavora una sostanza totalmente vegetale e prodotta da un albero, l’hevea Brasiliensis, che i fondatori hanno ricercato nel mondo per verificarne la completa sostenibilità e che vale all’azienda la certificazione Eurolatex. Questa garantisce che la materia prima utilizzata per la produzione dei materassi sia realmente lattice naturale 100% e senza alcun elemento tossico. Non solo. Con Eurolatex è garantito il rispetto delle condizioni dei lavoratori nella fabbrica e in tutta la filiera di approvvigionamento. Prodotto di punta della gamma è il materasso interamente in lattice naturale e realizzato in Italia, a Misinto, oggi vero e proprio distretto del lattice naturale. Un materiale unico nel suo genere perché in grado di emettere, lungo tutto il processo di produzione, in media il 22% di emissioni in meno di quello di un materasso in schiuma di poliuretano. Inoltre, in termini di durata del prodotto, l’impatto delle emissioni di un materasso in lattice naturale è 2,6 volte inferiore rispetto a quello di un materasso sintetico. Certificata ISO 14001, la fabbrica italiana alimentata a rinnovabili, è un fiore all’occhiello a livello europeo. Non solo, ma a ulteriore conferma dell’impegno di Kipli nella sostenibilità, la società fa parte dell’organizzazione 1% FOR THE PLANET e dona l’1% del suo fatturato ad associazioni che si battono per la tutela dell’ambiente, che oggi si aggira intorno ai 10 milioni di euro.