L’autentico che RESISTE
Le piante giuste al posto giusto. Questa la formula per avere un giardino che necessita di cure moderate e non richiede trattamenti antiparassitari. Il racconto del garden designer Andrea Mati
Un giardino in armonia con la vegetazione circostante, gestibile in maniera razionale con le stesse modalità che l’ambiente naturale richiede. Realizzare uno spazio verde che sia in continuità con il paesaggio e che necessiti della minor quantità possibile di attenzioni e di cure è possibile: occorre rispettare le caratteristiche del territorio, conoscere l’ambiente pedoclimatico e le peculiarità di ogni specie vegetale. «È fondamentale, innanzitutto, preparare il terreno: più si appronta la terra, più le piante cresceranno forti e avranno bisogno di meno cure», ne è convinto Andrea Mati, garden designer esperto nella realizzazione di giardini e orti autentici, in grado di autoregolarsi sulla base delle condizioni atmosferiche e di ottimizzare le risorse di cui sono dotati, senza bisogno di trattamenti particolari. «Bisogna conoscere le proprietà e i bisogni di ogni specie e sapere a quali condizioni è esposto lo spazio – prosegue l’esperto – : le piante giuste vanno messe nel posto adatto, a partire dalle endemiche e da quelle naturalizzate. In questo modo, il giardino non sarà mai fragile e richiederà sempre poche cure. Anzi, a dispetto di quanto si crede comunemente, le piante “pioniere” – denominazione più adatta per riferirsi a quelle erbe chiamate “infestanti” – sono fondamentali per rendere il terreno più resistente e ricco, perché umificano i suoli impoveriti apportando azoto e altro materiale organico. Quindi per avere un giardino in salute e rigoglioso, una buona strategia può essere l’eliminazione dei trattamenti, per, piuttosto, incoraggiare un suo sviluppo più autentico».
Un attento sopralluogo del contesto ambientale, allora, diviene fondamentale: portato a termine un inventario delle specie vegetali che circondano l’appezzamento di terra da riprogettare, «sarà importante mantenere lo stesso tipo di vegetazione nella parte del giardino che confina con la natura aperta – specifica
Mati –, mentre si possono aggiungere elementi decorativi,
garbati e ornamentali con il progressivo avvicinarsi alla casa. Qui, può passare gradualmente in secondo piano l’aspetto autoctono – di cui però bisogna sempre tenere conto – per lasciare spazio a necessità più umane, con maggiore attenzione anche per la dimensione psicologica e terapeutica del verde inteso come insieme organico di colori, forme, profumi e altri stimoli per i sensi». Fanno il loro ingresso, dunque, fioriture ornamentali e distribuite in maniera equilibrata nel corso dell’anno, con un piccolo margine anche per le piante esotiche: «in generale, preferisco evitarle – aggiunge il garden designer –, ma si possono tenere in considerazione quelle specie provenienti da luoghi lontani che non fanno danni all’ambiente, si adattano alle sue condizioni e che, soprattutto, non portano malattie e parassiti.
Più semplice è inserire cultivar non autoctone, ma che sono ormai naturalizzate, come per esempio, per la Toscana, il cipresso e il melograno». Proprio in un ambiente del genere, infatti, Andrea Mati ha messo a punto una ricerca nella progettazione di un ampio giardino – con frutteto, oliveto e orto – che si integra con il paesaggio della Versilia. In un contesto naturale ricco di querce, lecci, fillirea e lentisco, la ristrutturazione di una casa per molti anni abbandonata, svolto in collaborazione con l’impresario edile Davide Gabrielli, è stato guidato dalla volontà di recuperare e ripensare la zona verde attigua alla villa e anche quella al limitare della proprietà. «A partire dalla zona più lontana e via via avvicinandoci alla casa – racconta il progettista – ci siamo ricollegati alla macchia mediterranea del paesaggio naturale e abbiamo aggiunto alcune querce che in autunno acquisiscono un colore giallo particolarmente bello, viburno tino e biancospino che fioriscono in primavera, corbezzolo, lentisco, filirea, orniello, roverella e leccio». www.giardinimati1909.it www.costruzionigabrielli.it