Casa Naturale

Il legno CHE VALE

Più che uno sguardo al futuro, è un ritorno al passato: basta ai mobili realizzati con materiali poveri e con l’uso di truciolati e superfici plastifica­te. Dal London Design Festival l’invito è a riaccender­e le luci sul mobile artigianal­e, di design e pen

- DI MARIA CHIARA VOCI | FOTO DI THOM ATKINSON E JASON YATES

L’essenza di un concetto è tutta racchiusa in una scelta. Quella che ha guidato Alessandra Fumagalli Romario, giovane designer italiana, a scegliere per la sua opera uno studiolo 4.0, cioè la rivisitazi­one in chiave contempora­nea di un arredo tipico del Rinascimen­to. Immortalat­o spesso nei dipinti dell’epoca, il mobile è stato ripensato come sfondo ideale per le lunghe videoconfe­renze post-lockdown e consente, con ante flessibili, di cambiare il senso di apertura e chiusura dei ripiani. Alessandra l’abbiamo incontrata a

Londra, negli spazi del Design Museum. La sua opera era fra quelle in mostra in occasione di Discovered, iniziativa nata dalla collaboraz­ione fra l’american Harwood Export Council (AHEC) e la rivista Wallpaper, che hanno chiesto a un gruppo di talenti in arrivo da 16 Paesi di realizzare un mobile, un oggetto o un’opera scultorea in quercia rossa, acero o ciliegio americani. Tema: la casa postcovid. «La lunga permanenza in casa – ha raccontato Alessandra – mi ha fatto molto riflettere sul valore della natura e sul bisogno che ne abbiamo come esseri umani. Il legno tornerà a essere un materiale di moda perché è vivo, cambia colore se esposto alla luce, si muove nel tempo.

Il mercato guarda in modo nuovo ai mobili di pregio, come quelli che si trasmettev­ano di generazion­e in generazion­e nelle famiglie». L'opinione rieccheggi­ava nelle parole di altri designer. «Ciò che non sappiamo oggi è che il legno, oltre a essere un materiale della tradizione, è anche hi-tech – ha spiegato Pascal Hien di Berlino, 32 anni, una prestigios­a collaboraz­ione con lo studio di design Konstantin Grcic –. È possibile plasmarlo con forme inconsuete, senza nulla da invidiare alla plastica».

L’oggetto progettato da Pascal (messo in produzione dal seller inglese Benchmark Furniture) è una sedia, su cui ci si può accomodare da più lati, che serve anche come punto di appoggio, leggero e trasportab­ile per casa, impilabile all’occorrenza. La forma ricorda un fenicotter­o per la sua sinuosità. Si tratta di un oggetto molto sostenibil­e perché per realizzarl­o è stato sufficient­e tagliare un’unica tavola, senza sprechi. La tecnologia del legno raggiunge, del resto, una delle sue espression­i più articolate nella innovativa panca

Riverside dei colombiani Juan Carlos Franco & Juan Santiago Sierra. «Abbiamo scelto il ciliegio americano perché di questo materiale ci colpiscono le venature e la consistenz­a materica» hanno spiegato i designer. Ispirata al design adattabile, la panchina non è solo una seduta, ma risponde a diverse esigenze con l'aggiunta di accessori come vassoi, divisori e contenitor­i racchiusi in una fessura centrale. www.americanha­rdwood.org

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 ?? ?? Nella foto qui accanto, i designer il giorno di inaugurazi­one della mostra, che si è svolta a Londra da metà settembre a inizio ottobre. AHEC, in prima linea nella promozione del legno latifoglia statuniten­se in Europa, ha contribuit­o negli anni a diversi progetti di design creativo come Connected, Legacy e Multiply per il London Design Festival per dimostrare il potenziale del legno. Iniziative che hanno avuto il compito di fornire una preziosa ispirazion­e anche per arredi successiva­mente prodotti.
Nella foto qui accanto, i designer il giorno di inaugurazi­one della mostra, che si è svolta a Londra da metà settembre a inizio ottobre. AHEC, in prima linea nella promozione del legno latifoglia statuniten­se in Europa, ha contribuit­o negli anni a diversi progetti di design creativo come Connected, Legacy e Multiply per il London Design Festival per dimostrare il potenziale del legno. Iniziative che hanno avuto il compito di fornire una preziosa ispirazion­e anche per arredi successiva­mente prodotti.
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