LE DUE TORRI IN LEGNO PIÙ ALTE D’ITALIA
9 piani per 29 metri di altezza destinati al social housing e costruiti interamente in legno. Non con un legno qualunque, ma con quello degli alberi caduti durante la tempesta Vaia. Il 29 ottobre 2018 si è abbattuta sul Triveneto una pioggia con raffiche di vento oltre i 150 chilometri all'ora ha colpito l’area alpina Nord-est d’italia distruggendo 42.500 ettari di foreste e oltre 9 milioni di metri cubi di legname. Oggi, nonostante il rallentamento causato dal lockdown, è stata esboscata quasi la metà di questo legname con un utilizzo da record. Nell’ex area Marangoni Meccanica, a Rovereto, è in via di conclusione il più grande edificio in legno d’italia, accompagnato da un’altra palazzina di cinque piani e costruito interamente con il legno degli alberi caduti, realizzato da Ri-legno su commissione di Rovim e Finint nell’ambito del progetto di social housing. Il legname strutturale, che costituisce il 90% del totale, è stato ignegnerizzato, fornito e installato da X-lam Dolomiti. A garantire il comfort della struttura, diverse soluzioni di isolamento in lana di roccia Rockwool. L’utilizzo del legno nella costruzione dell’edificio, insieme a una corretta coibentazione della struttura, ha permesso di ridurre drasticamente l’impronta climatica dell’opera di circa il 60%. www.rilegno.org | www.rockwool.com