Uomo-terra
Aumento di CO2, da un lato. Eventi meteorologici e geologici estremi, dall’altro. La Terra sta cambiando, plasmata da un’era come quella dell’antropocene, in cui l’uomo diventa quasi una forza ambientale, un elemento dall’impatto tanto grande da diventare il primo motore di trasformazione. Lo vediamo tutti i giorni, con le temperature elevate dell’inverno che si è appena concluso e con le piogge, rare o troppo intense.
Su un pianeta che ci chiede di escogitare nuove strategie di condotta, l’architettura ricopre un ruolo di primo piano. Il settore delle costruzioni è responsabile del
40% delle emissioni globali di CO2 e richiede un uso di risorse e di suolo spropositato. Immaginare una nuova edilizia in rapporto con la Terra e la sua geologia – come raccontiamo nella Cover story – e che si basi primariamente sulla filiera del legno – come hanno raccontato gli esperti coinvolti nel Waiting for Klimahouse Wood Summit 2022 che abbiamo organizzato con la fiera di Bolzano e che riproponiamo nel Focus Legno – potrebbe consentirci di scardinare un paradigma che ormai non è più attuale e che danneggia noi e tutti gli esseri viventi che lo abitano. Per sviluppare spazi, routine, filosofie e, persino, culture intere, in cui gli alberi e tutte le piante abbiano un posto di primo piano. Insieme e in armonia con l’uomo, perché la salute degli ecosistemi e della loro biodiversità e la nostra sono un’unica cosa.