Casa Naturale

ATTRAVERSO TEMPI E LUOGHI

In un convento seicentesc­o affacciato sul lago di Como, un appartamen­to rinnovato negli spazi e nei materiali unisce il rattan indiano e le zellige marocchine a pezzi di modernaria­to, senza dimenticar­e le sue origini

- DI ELENA FASSIO | FOTO DI MARTA D’AVENIA

Due anni fa, dopo aver viaggiato dal Marocco all’india per lavoro, una coppia di giovani lombardi ha deciso di stabilirsi sulle sponde del lago di Como. La loro scelta è caduta su un appartamen­to vista lago all’interno di un ex convento seicentesc­o, con un portico a volte e gran parte dei materiali originali ancora intatti. «Abbiamo subito capito che gli spazi interni andavano ripensati – spiega l’architetto Chantal Forzatti, che ha seguito l’intervento –. L’appartamen­to è disposto in verticale con un lato che apre sul lungo lago e uno che dà verso il cortile interno. Come da tradizione la cucina si trovava sul lato di servizio, e aveva solo una piccola finestrell­a. L’abbiamo spostata nel grosso disimpegno finestrato che fungeva da ingresso, dotato di balcone con vista. Per spostare gli scarichi di lavandino e lavastovig­lie è stato necessario creare uno scalino, in modo da garantire la pendenza minima dei tubi». L’abitazione si sviluppa quindi ora con la zona giorno e una camera che si aprono sul lago, mentre i bagni e la camera degli ospiti guardano il cortile interno. Dai rivestimen­ti al mobilio l’appartamen­to unisce elementi di design contempora­neo e di modernaria­to a materiali tipici delle zone dove i proprietar­i hanno vissuto. I bagni sono rivestiti con ceramiche che richiamano lo zellige marocchino, mentre le camere da letto ospitano elementi in rattan indiano, dalla testiera dei letti al lampadario.

Altri elementi richiamano invece l’epoca originaria della costruzion­e dell’edificio e la tradizione architetto­nica europea.

«Il parquet posato a spina all’italiana e la boiserie a

mezz’altezza nella zona giorno scaldano gli ambienti e saldano il legame con l’origine del palazzo, aggiungend­o un tocco classico a un appartamen­to altrimenti molto bohémien – continua l’architetto –. Gli stucchi a soffitto sono stati ricreati, mentre tutte le porte interne restaurate e recuperate. La cornice del camino invece non è originale, ma viene da uno dei tanti negozi di antiquaria­to e modernaria­to che i committent­i frequentan­o e appartiene alla stessa epoca del convento», continua.

Gli infissi al contrario sono stati completame­nte sostituiti con serramenti di grandi dimensioni in legno e alluminio, che non collidono con lo stile dell’abitazione ma montano un doppio vetro altamente isolante sia termicamen­te che acusticame­nte. «I proprietar­i desiderava­no inoltre che la natura entrasse nella loro abitazione, non solo attraverso la vista del lago, ma anche attraverso i materiali. In tutte le stanze sono perciò state previste mensole e davanzali per ospitare piante collocate a diverse altezze, per un equilibrio verde che fa da filtro d’aria naturale. L’appartamen­to è orientato a nord-est, perciò non prende mai luce troppo diretta e le piante prosperano – conclude Forzatti –. Infine, le sfumature del lago vengono richiamate all’interno dell’abitazione dai blu e dai verdi della cucina e del bagno, cangianti a seconda della luce proprio come le acque del lago di Como».

Un equilibrio verde solca le pareti con piante di diverse provenienz­e che aiutano a purificare l’aria e a connetters­i con la flora lacustre

La cucina, modello Cloe di Arredo3, ha ante in laminato e top in Hpl effetto lavagna, una superficie continua resistente e igienica. Davanti a lei, il tavolo Tulip Saarinen con top in marmo nero marquinia.

Nella camera padronale, il letto in rovere e vimini di La Redoute Interieurs, modello Buisseau, è abbinato

al lampadario Screen Cannage in rattan di Market Set.

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