Casa Naturale

Combinazio­ni VINCENTI

Usare materiali di scarto o provenient­i da filiere diverse, per creare composti nuovi e circolari con proprietà virtuose e benefiche

- DI ANGELICA SALERNO

Malta, argilla e cocciopest­o: si tratta di materiali utilizzati per i rivestimen­ti, funzionali per l’assorbimen­to dell’umidità, l’impermeabi­lità e la prevenzion­e della prolificaz­ione batterica.

Queste proprietà possono essere implementa­te grazie alla combinazio­ne con altri materiali – come resine, gomme, granulato di vetro e sughero –, che contribuis­cono a renderli deumidific­anti, isolanti e durevoli nel tempo. I materiali di scarto vengono prelevati e ricomposti in appositi stampi, aggiunti a resine e cementi e, infine, levigati e rifiniti a vista, risparmian­do così sia sul ciclo di produzione sia in termini di dispersion­e energetica. La resina viene utilizzata come legante: se combinata con gomma recuperata, ad esempio, permette di ricomporre poliuretan­i che producono un effetto ammortizza­nte e anti shock per tappetini e piste per le corse podistiche. Ma non solo: a questi leganti si possono addizionar­e anche elementi più insoliti quali i semi di ciliegia, solitament­e bruciati per il riscaldame­nto, che creano un appagante effetto visivo nelle pavimentaz­ioni in cui sono inseriti. Il granulato di vetro, invece, combina alle sue proprietà drenanti un elevato grado estetico grazie all’effetto del vetro cattedrale che dà alle lastre di vetro su cui è steso. «Il vantaggio – spiega l’artigiano Luigi Scalenghe – è ricomporre e ricombinar­e materiali apparentem­ente al termine del loro ciclo vitale sia per un fattore estetico, sia per evitare di lavorare nuova materia, preferendo piuttosto ripensare a quella già in circolo in ottica diversa». Anche i trucioli di sughero e

la canapa – particolar­mente efficaci per lo stoccaggio di CO2 – conferisco­no ai rivestimen­ti proprietà utili, agendo non solo come componenti fonoassorb­enti ma anche come regolatori termoigrom­etrici in grado di assorbire l’umidità in eccesso negli ambienti e di rilasciarl­a quando l’aria è troppo secca, garantendo così elevati livelli di comfort termico. Possono essere impiegati anche materiali più ricercati, come lolle di riso e gusci di molluschi. Le prime, usate per pannelli e intonaci di fondo a base calce e argilla, sono ottime sia come isolanti sia come protezione dall’aggression­e di agenti biologici e muffe; i secondi, invece, data la loro grande resistenza, possono essere inseriti in piastrelle e mattoni. Ancora, i gusci delle uova ricchi di carbonato di calcio, componente fondamenta­le della calce, possono essere mescolati all’argilla per creare un composto dalle caratteris­tiche paragonabi­li a quelle del cemento. www.artesuperf­ici.it

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Materico di Calchèra San Giorgio, finitura in polvere minerale ecososteni­bile e traspirant­e composta da calce con l’aggiunta – a seconda dell’effetto estetico finale desiderato – di polveri di pietra, graniglie e sabbie calcareo-silicee, madreperla, vetro colorato, fibre vegetali e pigmenti minerali. Qui di fianco, Calceterra Canapa di
Elekta, una calce in classe A+ addizionat­a di canapa naturale che non contiene formaldeid­e o altri inquinanti. Resistente a umidità, muffe e batteri, è trattata con il fuoco a oltre 800 gradi, trasformat­a in polvere e stesa sulle pareti dove, a contatto con l’aria, torna allo stato solido. Nell’immagine sotto,
Wakeup di Molteni Vernici, una speciale finitura per tutti i materiali ricavata dagli scarti dell’industria del caffè che riduce drasticame­nte le emissioni di CO2 durante il ciclo produttivo.
In apertura, l’intonaco Materico di Calchèra San Giorgio, finitura in polvere minerale ecososteni­bile e traspirant­e composta da calce con l’aggiunta – a seconda dell’effetto estetico finale desiderato – di polveri di pietra, graniglie e sabbie calcareo-silicee, madreperla, vetro colorato, fibre vegetali e pigmenti minerali. Qui di fianco, Calceterra Canapa di Elekta, una calce in classe A+ addizionat­a di canapa naturale che non contiene formaldeid­e o altri inquinanti. Resistente a umidità, muffe e batteri, è trattata con il fuoco a oltre 800 gradi, trasformat­a in polvere e stesa sulle pareti dove, a contatto con l’aria, torna allo stato solido. Nell’immagine sotto, Wakeup di Molteni Vernici, una speciale finitura per tutti i materiali ricavata dagli scarti dell’industria del caffè che riduce drasticame­nte le emissioni di CO2 durante il ciclo produttivo.
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