UNA TECNICA DAL PASSATO PER IL FUTURO
Tra le tecniche tradizionali che rappresentano un’alternativa ecologica a processi chimico-industriali, c’è il Shou-sugi-ban. Questa antica tecnica giapponese di lavorazione del legno, che può essere tradotta letteralmente in “tavole di cedro bruciate”, consiste nel carbonizzare con una fiamma la superficie del legno, per renderlo più resistente agli agenti atmosferici, all’attacco dei parassiti, all’acqua e al fuoco stesso. Ogni trattamento chimico diventa, dunque, superfluo. La carbonizzazione diminuisce infatti l’umidità contenuta tra le fibre e chiude i pori del legno, rendendo la superficie compatta e dura. Così le assi resistono molto meglio al calore e all’umidità, oltre che all’attacco degli insetti e dei raggi UV. La tecnica migliora inoltre la capacità isolante e fonoassorbente del legno che, impermeabilizzato, si dilata e si restringe pochissimo al variare della temperatura, migliorando la propria stabilità dimensionale. In questo modo, oltre all’impatto ambientale, è possibile ridurre anche i costi.