CANTIERE PULITO
UNO DEI GRANDI VANTAGGI DELL'EDILIZIA IN LEGNO È LA MODALITÀ CON CUI VENGONO ESEGUITI I LAVORI. LA TECNOLOGIA DIGITALE CONSENTE DI PROGRAMMARE OGNI FASE, RIDUCENDO AL MASSIMO GLI SCARTI. L'IMPATTO SUL TERRITORIO È AL MINIMO
C'è una caratteristica che chi si imbatte nel cantiere di una casa in legno non può non notare: è la pulizia. Nessun residuo di terra o materiali di risulta, niente acqua, nessuna polvere, in genere la sensazione è quella di un insieme organizzato, dove tutti sanno cosa devono realizzare. Non dipende soltanto dalla capacità di un'impresa di governare, meglio di altre, la propria forza lavoro: come tutti i materiali prefabbricati, il legno sposta gran parte della propria lavorazione off-site, dal sito di costruzione alla fabbrica. Il cantiere è il momento finale di un percorso studiato, pianificato nei dettagli e dove gli imprevisti sono l'eccezione (a differenza di ciò che accade nell'edilizia tradizionale).
Questo accade nel piccolo così come in grande scala: che si tratti di una casa monofamiliare come di una torre di più piani, cambia la dimensione, l'affollamento di maestranze, il numero di componenti da assemblare, ma non certo quel rapporto costante di equilibrio che aiuta a tenere tutto sotto controllo. «Il bello del cantiere in legno efficiente – racconta Franco Piva, titolare della società di ingegneria Ergodomus – è che tutto è pianificato. La progettazione del legno tecnologico si basa su un modello digitale che permette di prevedere in anticipo ogni questione ed evita i problemi dell'ultimo minuto. Questo fa sì che si riducano sensibilmente i rifiuti, i tempi di assemblaggio e i rischi di incorrere in infortuni».
L'esempio arriva dai grandi investimenti e dal Nord Europa. In Svezia, il Sara kulturhus (il centro culturale Sara) con il suo imponente Wood hotel è l’esempio lampante di cosa sia possibile realizzare con il legname, assorbendo nel frattempo circa novemila tonnellate di carbonio dall’atmosfera.
Per costruire questa torre di 75 metri e oltre 20 piani, il numero di camion necessari per il trasporto è stato ridotto di circa il 90 per cento rispetto a una costruzione tradizionale, mentre i rifiuti in cantiere sono praticamente assenti. Simili ai pezzi di un modellino gigante in legno di balsa, i componenti sono arrivati dalle fabbriche pronti per essere montati
(in alcuni casi si trattava di pannelli lunghi ventisette metri), mentre gli alberi usati si trovavano in un raggio di sessanta chilometri, e sono stati tutti ripiantati.
«Quando si parla di legno, si parla quasi esclusivamente di sostenibilità - prosegue
Piva -. In realtà il legno è un materiale che ha molti altri vantaggi. Ad esempio, non mette in crisi la città quando deve essere realizzata un'opera. Per questo, anche in termini di impatto di un investimento su un territorio, il ragionamento sulla economicità dei materiali andrebbe affrontato con un punto di vista ampio.
Non si può pensare di decarbonizzare l’edilizia con il legno senza lavorare a modelli che permettano rapide ma accurate analisi dei costi e di conseguenza l’ottimizzazione». www.ergodomus.it