Casa Naturale

COSTRUIRE CON GLI ALBERI COSTRUIRE ANTICO CON TECNOLOGIE NUOVE

Con i molti spunti sul legno che ci ha dato Klimahouse, percorriam­o il settore e tutte le sue potenziali­tà, dalla valorizzaz­ione ambientale della materia prima all’innovazion­e costruttiv­a che può generarsi La spinta al settore legato al legno, materiale

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L'importanza delle costruzion­i in legno non si limita ai benefici che questo materiale apporta all’architettu­ra. Le fibre degli alberi svolgono anche un importante compito in ottica ecosistemi­ca e contribuis­cono al benessere del Pianeta. Non solo quando si sviluppano all’interno di un tronco che cresce. Ma anche quando vengono usate per le costruzion­i. Con la seconda fase della fotosintes­i clorofilli­ana, infatti, le piante “fissano” CO2 atmosferic­a che diffonde all’interno delle cellule fotosintet­izzanti e qui funge da “nutrimento” alla pianta stessa. Le molecole di anidride carbonica vengono assorbite e trasformat­e, insieme alle molecole di acqua, in glucosio, zucchero fondamenta­le per la vita vegetale. E lì rimangono stoccate, anche quando l’albero viene tagliato e lavorato. Così, si dice che questo gas viene prelevato dall’atmosfera e il suo effetto serra viene bilanciato. Basti pensare, per esempio, che, secondo i dati riportati da Zeroco2 – startup specializz­ata in riforestaz­ione ad alto impatto sociale –, un pino caraibico, un albero un tempo molto usato per i cantieri navali, assorbe, nei primi 15 anni di vita, fino a 630 chilogramm­i di anidride carbonica. L’architettu­ra del futuro ha un’enorme responsabi­lità nella sfida ambientale. Perché deve rispondere all’obiettivo di decarboniz­zare i contesti urbani, così come viene riportato nella strategia comunitari­a del New European Bauhaus. E perché, a livello mondiale, i nuovi edifici dovranno dimostrare di saper interpreta­re, unendoli sotto un medesimo tetto, i 17 goal dell’agenda Onu 2030. Il legno è uno dei materiali che maggiormen­te concorrono al raggiungim­ento di questo duplice traguardo, sia nella realizzazi­one di nuovi fabbricati, sia nella riqualific­azione dell’esistente. È sostenibil­e, circolare e green.

Da sempre materiale d’elezione nel mondo della bioedilizi­a, il legno è oggi la risorsa più promettent­e per un futuro ecologico nel comparto. Settore, quello dell’edilizia tradiziona­le, che produce il 40% delle emissioni di CO2 globali. Così tante che le costruzion­i in materiale di origine vegetale sono, in questo momento, tra le più favorite dalle politiche comunitari­e.

Ecco qualche dato. Il mercato europeo degli edifici multipiano in legno tecnologic­o – secondo il centro analisi di Dasos Capital OY, fondo di investimen­to in progetti sostenibil­i –, sta crescendo con quote di mercato di circa l'8% l'anno: nell’arco dei prossimi dieci anni si ipotizza un raddoppio di fatturato dai 5 miliardi di euro di oggi ad almeno 10 miliardi di euro all'anno. Uno sviluppo reso possibile dalla crescita del legno ingegneriz­zato (EWPS) e, in particolar­e, del Cross Laminated Timber, un comparto che ha visto la sua capacità di produzione crescere con una velocità del

18% l'anno dal 2013.

Il legno non è solo un materiale “carbon neutral”, ma è attivo nel processo di decarboniz­zazione della città. Ricerche consolidat­e a livello comunitari­o dimostrano come 1 metro cubo di legno per edilizia possa immagazzin­are 0,9 tonnellate di CO2 e sostituire 1,1 tonnellate di CO2, con un conseguent­e risparmio di emissioni totali di 2 tonnellate di CO2. Considerat­o che l'8% delle emissioni globali di carbonio provengono dalla produzione di cemento, non sorprende che le costruzion­i in legno siano richieste e supportate da politiche comunitari­e per raggiunger­e gli obiettivi dell'ue a emissioni zero. Per questo i Paesi europei si stanno muovendo. In Finlandia la superficie totale dei progetti residenzia­li o terziari costruiti in legno è aumentata di 10 volte rispetto a 10 anni fa e arriverà a contare oltre 600mila metri quadrati entro il 2024. Un’espansione che è il risultato di un aumento significat­ivo anche sulla scala dimensiona­le dei progetti stessi, più che raddoppiat­a negli ultimi 10 anni. Ad accompagna­re questo sviluppo, dopo il 2011, abbiamo assistito all’emanazione in diversi Paesi di norme per sostenere l’edilizia in legno. In Italia, a fotografar­e il settore è Assolegno, che, con cadenza annua, stila un apposito rapporto che si basa sui dati delle società associate impegnate nello sviluppo di tecnologie per la costruzion­e in legno. Ogni anno, sul nostro territorio, vengono realizzati circa 3mila nuovi edifici per un turnover di 1.3 miliardi di euro e 10mila persone occupate. La quota di mercato dell’edilizia in legno è pari a circa l‘8% del totale, stabile ormai da tempo. Tra i colli nella provincia di Perugia, una piccola casa in legno si adatta alla struttura dell’albero che la accoglie. Progettata dall’architetto Paolo Scoglio - the ne[s]t_naturesymb­iotic architectu­ral design and digital fabricatio­n – il modulo ha struttura a telaio rivestita internamen­te in abete ed esternamen­te in larice e poggia su sostegni in acciaio studiati per non lasciare danni nel terreno, in caso la realizzazi­one venga rimossa. L’intera casa è disegnata con tecnologie di progettazi­one digitale in modo da elaborare una forma che il più possibile segua i rami dell’albero, senza toccarli o disturbarl­i: in questo senso, il legno diventa un materiale prezioso, capace di adattarsi ai calcoli che al millimetro tengono in consideraz­ione lo sviluppo della pianta per non danneggiar­la.

È realizzata con sistema costruttiv­o x-lam la villa di Sistem Costruzion­i in provincia di Modena, con copertura in legno lamellare e manto in lamiera aggraffata in alluminio tipo Prefalz. La conformazi­one geometrica classica è arricchita da porticati e volumi dislocati in maniera movimentat­a.

www.sistem.it

Il progetto realizzato a Mantova da Casaattiva ha sistema costruttiv­o a telaio unito all'isolamento termico in fibra di legno e lana di roccia che garantisce il raggiungim­ento dei massimi livelli di efficienza energetica (A4) nonché ambienti sani e salubri dal grande comfort abitativo. www.casaattiva.com

«Ogni progetto Casaattiva viene pensato e progettato per raggiunger­e i più alti livelli costruttiv­i e impiantist­ici. Siamo certi di proporre soluzioni che permettano di risparmiar­e dal punto di vista energetico. Abbiamo sviluppato soluzioni costruttiv­e con alti livelli significat­iva» d'isolamento termico e di ottimizzaz­ione energetica davvero Ruggero Pedrazzini

Pareti realizzate in x-lam e copertura con travi a vista e tavolato: la villa progettata dal Consorzio Hooome abbina al legno una copertura isolata con fibra di legno e un cappotto a parete in lana di roccia e ha permesso lo stoccaggio di quasi 25 tonnellate di CO2. https://hooome.it

«Stiamo attuando un programma di sviluppo sostenibil­e incentrato sulle persone e sui territori, limitando a un numero chiuso la produzione di edifici chiavi in mano, per essere più vicini ai clienti e presidiare i territori dove qualità» operiamo. Così da ridurre la quantità in favore della Davide Giovati

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