QUANTO FA BENE LA LUCE
INFLUISCE POSITIVAMENTE SUL RITMO CIRCADIANO E CONTRIBUISCE AL BILANCIO ENERGETICO DELL’EDIFICIO. QUESTI, ALCUNI DEI MOTIVI CHE HANNO RESO LA LUCE NATURALE UNA PRESENZA FONDAMENTALE NEGLI SPAZI ABITATIVI
Trascorriamo sempre più tempo in luoghi chiusi, di conseguenza l’esposizione alla luce naturale è ormai un bisogno primario. Una valida soluzione a questa necessità è fornita dalla luce zenitale: luce solare, perpendicolare e diretta che entra negli edifici attraverso finestre a tetto, cupole e lucernari. O valorizzata anche da pergole bioclimatiche e altri ambienti esterni. «Come ci insegnano i protocolli di certificazione ambientale – afferma l’architetto Giulia Pentella, Leep Ap, Sums architects – l’esposizione a livelli adeguati di luce solare è fondamentale per il benessere e la salute degli occupanti oltre che per ridurre i costi energetici. La luce zenitale in particolare valorizza gli ambienti rendendoli “più grandi”, costituisce un nemico naturale contro la formazione di muffa e umidità nei muri e agisce positivamente sul ritmo del sonno. A proposito: quanti di noi hanno sempre desiderato guardare le stelle e le nuvole prima di addormentarsi?» La vera sfida è riuscire a sfruttare al meglio questa risorsa, che varia in base alle stagioni, all’ora e alle condizioni meteo. «I lucernari portano da due a sei volte la quantità di luce fornita da una finestra verticale di pari dimensioni – aggiunge l’architetto –, ma attenzione alla corretta progettazione; meglio se questi sono inseriti in posizione baricentrica nell’ambiente, se inclinati per favorire il deflusso di pioggia, neve e sporco e se rivolti a nord per evitare il rischio di abbagliamento e il surriscaldamento della stanza. Se poi il lucernario è apribile possiamo beneficiare anche della ventilazione naturale per effetto camino».