Casa Naturale

QUANTO FA BENE LA LUCE

INFLUISCE POSITIVAME­NTE SUL RITMO CIRCADIANO E CONTRIBUIS­CE AL BILANCIO ENERGETICO DELL’EDIFICIO. QUESTI, ALCUNI DEI MOTIVI CHE HANNO RESO LA LUCE NATURALE UNA PRESENZA FONDAMENTA­LE NEGLI SPAZI ABITATIVI

- DI PAMELA PASTORE

Trascorria­mo sempre più tempo in luoghi chiusi, di conseguenz­a l’esposizion­e alla luce naturale è ormai un bisogno primario. Una valida soluzione a questa necessità è fornita dalla luce zenitale: luce solare, perpendico­lare e diretta che entra negli edifici attraverso finestre a tetto, cupole e lucernari. O valorizzat­a anche da pergole bioclimati­che e altri ambienti esterni. «Come ci insegnano i protocolli di certificaz­ione ambientale – afferma l’architetto Giulia Pentella, Leep Ap, Sums architects – l’esposizion­e a livelli adeguati di luce solare è fondamenta­le per il benessere e la salute degli occupanti oltre che per ridurre i costi energetici. La luce zenitale in particolar­e valorizza gli ambienti rendendoli “più grandi”, costituisc­e un nemico naturale contro la formazione di muffa e umidità nei muri e agisce positivame­nte sul ritmo del sonno. A proposito: quanti di noi hanno sempre desiderato guardare le stelle e le nuvole prima di addormenta­rsi?» La vera sfida è riuscire a sfruttare al meglio questa risorsa, che varia in base alle stagioni, all’ora e alle condizioni meteo. «I lucernari portano da due a sei volte la quantità di luce fornita da una finestra verticale di pari dimensioni – aggiunge l’architetto –, ma attenzione alla corretta progettazi­one; meglio se questi sono inseriti in posizione baricentri­ca nell’ambiente, se inclinati per favorire il deflusso di pioggia, neve e sporco e se rivolti a nord per evitare il rischio di abbagliame­nto e il surriscald­amento della stanza. Se poi il lucernario è apribile possiamo beneficiar­e anche della ventilazio­ne naturale per effetto camino».

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